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Decreto Rilancio, agevolazioni per le aziende che sviluppano vaccini o prodotti per il coronavirus

Il Decreto Rilancio prevede anche aiuti e agevolazioni per le aziende che possono adattarsi a contribuire alla ripartenza dell’economia italiana tramite lo sviluppo di soluzioni utili in questa fase. Si parla di ricerche in ambito di vaccini e disinfettanti, ma anche di produzione di ventilatori, attrezzature mediche e dispositivi di protezione.
A cura di Marco Paretti
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Una serie di incentivi destinati alle imprese che si impegnano a sviluppare in ambito coronavirus e a produrre prodotti collegati alla pandemia in corso. È il contenuto del Decreto Rilancio che, insieme agli aiuti previsti per le start-up, prevede anche aiuti e agevolazioni per le aziende che possono adattarsi a contribuire alla ripartenza dell'economia italiana tramite lo sviluppo di soluzioni utili in questa fase. Si parla quindi di ricerche in ambito di vaccini e disinfettanti, ma anche di produzione di ventilatori, attrezzature mediche e dispositivi di protezione.

L'articolo 46 del Decreto Rilancio indica infatti gli "aiuti alle imprese per la ricerca e lo sviluppo in materia di COVID-19", spiegando che le Regioni, le Provincie autonome, gli altri enti territoriali e le Camere di commercio possono adottare misure di aiuto per le aziende che si impegnano in progetti di ricerca e sviluppo in materia di COVID-19 e antivirali pertinenti, concesse sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali. In questa casistica sono comprese le ricerche su vaccini, medicinali e trattamenti, dispositivi medici e attrezzature ospedaliere e mediche, disinfettanti e indumenti e dispositivi di protezione, nonché le innovazioni di processo pertinenti ai fini di una produzione efficiente dei prodotti necessari.

Infine, l'articolo 64 prevede una serie di "aiuti alle imprese agli investimenti per la produzione di prodotti connessi al COVID-19", indirizzati quindi alle aziende che si impegnano nella produzione di elementi relativi alla pandemia di coronavirus. All'intento di questa categoria rientrano "i medicinali (compresi i vaccini) e i trattamenti, i relativi prodotti intermedi, i principi attivi farmaceutici e le materie prime e gli altri investimenti, inclusi quelli per la produzione di dispositivi medici, attrezzature ospedaliere e mediche (compresi i ventilatori meccanici, gli indumenti e i dispositivi di protezione e gli strumenti diagnostici) e le materie prime necessarie; i disinfettanti e i relativi prodotti intermedi e le materie prime chimiche necessarie per la loro produzione". Anche in questo caso si parla di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali. Il progetto d’investimento deve essere completato completato entro sei mesi dalla data di concessione dell’aiuto.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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