Decreto Liquidità: tutte le misure per le imprese, dalla sospensione delle tasse al Golden Power
Il Consiglio dei ministri che si terrà questa mattina alle 11 darà il via libera al cosiddetto dl liquidità con le misure da adottare contro la crisi provocata dal coronavirus: contiene un sostegno economico alle imprese, prevedendo di garantire una copertura del 100% da parte dello Stato sui prestiti erogati dalle banche alle imprese. Nel decreto c'è anche un adeguamento della norma ‘Golden power', lo scudo anti acquisizioni straniere, allargandone il campo di applicazione, sia in termini di quote che di settori: si parla dell'agroalimentare e delle infrastrutture e tecnologie critiche in materia di salute. Tra le altre misure c'è lo stop agli adempimenti fiscali, prestiti fino a 25mila alle piccole e medie imprese e professionisti, e il rinvio in autunno delle elezioni. Nel dettaglio vediamo quali sono i provvedimenti contenuti nel testo.
Liquidità e prestiti alle imprese
Il Fondo per le Pmi verrà potenziato con 7 miliardi, con garanzie al 100% fino a 800 mila euro complessivi, che potrebbero generare circa 100 miliardi di euro per le imprese fino a 499 dipendenti, previa valutazione da parte della banca. Il prestito potrà essere restituito in 6 anni. L'erogazione può arrivare fino a 5 milioni, ma con valutazioni da parte della banca, garanzia fino al 90% e restituzioni fino a 6 anni.
Per le partite Iva e per le piccole imprese sono previsti prestiti fino a 25.000 euro, con garanzia al 100%, nella misura massima del 30% del fatturato 2019 o 2018. In questo caso l'assicurazione della garanzia è automatica, e non prevede alcun tipo di valutazione da parte della banca. Anche in questo caso la restituzione del prestito può essere dilazionata fino a sei anni.
La copertura garantita dallo Stato, al 100%, sarà gestita da Sace, partecipata di Cassa depositi e prestiti, che potrebbe avere un ruolo chiave nella valutazione delle garanzie per i prestiti nei confronti delle imprese e gestire i fondi – che lo Stato metterà a garanzia dei crediti erogati dalle banche alle imprese -, e che a quel punto, secondo il disegno del ministro dem Gualtieri, passerebbe sotto il controllo del Mef. Ipotesi osteggiata dal M5s, contrario a un depotenziamento di Cassa depositi e prestiti.
Rinvio delle tasse
Una parte del decreto è dedicata allo stop agli adempimenti fiscali del 16 aprile e del 16 maggio, con un rinvio dei pagamenti di Iva, ritenute e contributi. Verrà spostato in avanti anche il pagamento dell'Iva annuale dei contribuenti Iva che liquidano l'imposta ogni tre mesi. La sospensione delle tasse interesserà non solo le filiere più colpite ma anche a chi abbia registrato perdite consistenti del fatturato: come ha spiegato ‘Il Sole 24 ore' lo stop al pagamento di tasse e contributi potrebbe riguardare le partite Iva e gli autonomi con volume di affari fino a 10 milioni e che hanno registrato un calo del fatturato del 25%.
Golden Power
A difesa delle imprese italiane, infine, è in arrivo un rafforzamento per un anno del Golden Power, cioè le misure introdotte nel 2021 per bloccare la strada a scalate straniere su aziende italiane considerate strategiche. È prevista un'estensione della norma, che già è prevista sui settori della difesa, telecomunicazioni, energia, anche per alimentare, sanità, banche e assicurazioni. Il governo potrebbe utilizzarlo anche per tutelare altri settori come l'approvvigionamento alimentare e le infrastrutture o tecnologie critiche in materia di salute. La norma potrebbe essere applicata anche per operazioni in ambito europeo, per energia, trasporti e comunicazioni, e non solo per operazioni che prevedono l'acquisizione del controllo, ma anche per partecipazioni sopra il 10%.