Dazi, la Cina risponde agli USA: tariffe del 15% sull’import di beni agricoli americani

Washington colpisce, Pechino risponde. All'indomani della decisione del presidente Trump di introdurre nuovi pesanti dazi per la Cina il colosso asiatico ha replicato annunciando dazi aggiuntivi fino al 15% su alcuni prodotti d'importazioni agricola dagli Stati Uniti, tra cui carne di pollo, maiale, soia e manzo. La decisione, comunicata dal Ministero del Commercio cinese, entrerà in vigore il prossimo 10 marzo e rappresenta una risposta diretta all'inasprimento delle tariffe imposte dall'amministrazione di Donald Trump. Il presidente statunitense, infatti, ha recentemente ordinato un aumento generalizzato al 20% sui prodotti importati dalla Cina, misura che è già entrata in vigore oggi.
Stando a quanto dichiarato dalle autorità di Pechino, le importazioni di pollo, grano, mais e cotone provenienti dagli Stati Uniti saranno soggette a un dazio aggiuntivo del 15%. Per altri prodotti come soia, carne di maiale, manzo, frutti di mare, frutta, verdura e latticini, l'incremento tariffario sarà del 10%.

L'ambasciatore cinese: "Non ci sono vincitori nelle guerre commerciali"
In una recente intervista a Fanpage.it l'ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Jia Guide, ha duramente criticato l'atteggiamento degli Stati Uniti: "Questa politica tariffaria indiscriminata è una tipica pratica dell’unilateralismo e del protezionismo, che viola gravemente le regole dell’Organizzazione mondiale del Commercio, compromette la stabilità delle catene industriali e di approvvigionamento globali ed è fortemente osteggiata dalla maggioranza dei membri dell’Omc, compresi i Paesi dell’Ue. La Cina, in conformità con le leggi e i relativi regolamenti e con i principi fondamentali del diritto internazionale, ha adottato le contromisure necessarie, in modo pienamente legittimo e ragionevole. La Cina ha sempre ritenuto che non ci sia via d’uscita dal protezionismo e che non ci siano vincitori nelle guerre commerciali e nelle guerre tariffarie".
Anche il Canada risponde ai dazi di Trump
In Canada, anch'esso colpito dai dazi USA, il Primo Ministro Justin Trudeau ha dichiarato, poche ore prima dell'entrata in vigore delle tariffe, che Ottawa risponderà immediatamente colpendo 30 miliardi di dollari di beni statunitensi. Entro il 25 marzo, ha aggiunto, il Canada imporrà un ulteriore dazio di 125 miliardi di dollari sui prodotti americani. "Il Canada non lascerà senza risposta questa decisione ingiustificata", ha affermato Trudeau in un comunicato.

Gli effetti dei dazi sull'economia cinese
Nonostante l’economia degli Stati Uniti resti solida, l’introduzione di nuovi dazi arriva in un momento in cui iniziano a emergere segnali di debolezza. Un rapporto del Bureau of Economic Analysis pubblicato venerdì ha rivelato un calo della spesa dei consumatori nel mese di gennaio, mentre un recente rapporto sull’inflazione ha mostrato un aumento dei prezzi al consumo nello stesso mese, con un’inflazione che continua a crescere a un ritmo ostinatamente elevato.
Nel frattempo, la fiducia dei consumatori ha registrato il calo più marcato di inizio anno dal 2009, e un altro indice sul sentiment dei consumatori dello scorso mese ha segnato la flessione più ampia mai registrata dal 1978. Si tratta di un segnale preoccupante, considerando che la spesa dei consumatori rappresenta oltre due terzi dell’attività economica statunitense.