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Dalla linea C della metro di Roma alla sanità calabrese: ecco l’Italia che spreca

I procuratori regionali della Corte dei Conti riportano l’attenzione sull’Italia degli sprechi e della mala gestione. Il quadro è sconcertante e ogni regione , dal Friuli alla Calabria, fa la propria parte.
A cura di Alfonso Biondi
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 Luigi Giampaolino

Le relazioni dei procuratori regionali della Corte dei Conti non lasciano spazio a dubbi e fotografano un'Italia in cui sprechi e cattiva gestione sono praticamente all'ordine del giorno. La casistica è varia e va dai falsi invalidi napoletani ai finanziamenti ai crediti non riscossi della Sogemi in Lombardia. Da nord a sud, senza nessuna eccezione. E se, 11 giorni fa, il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino aveva inaugurato l'anno giudiziario puntando il dito contro “l'illegalità, la corruzione e il malaffare”; oggi i procuratori regionali sottolineano anche lo sperpero di quattrini dovuto alla cattiva gestione da parte di chi è chiamato ad amministrare. "Una gestione improvvisata che può andare oltre la malafede" come l'ha chiamata il procuratore campano Tommaso Cottone.

Mancato controllo sui videopoker: costo 800 milioni- Angelo Raffaele De Dominicis, procuratore della Corte dei Conti nel Lazio, cita nella sua relazione anche diversi episodi di spreco di quattrini pubblici a livello nazionale. Emblematico quello della Sogei, società di telematica, che aveva ricevuto dallo Stato il compito di collegare in rete tutte le slot machines, i videopoker e gli altri giochi elettronici presenti in locali  e sale da gioco al fine di controllarne l'attività. Ebbene, la Sogei non l'ha mai fatto: dal 2004 al 2007 gli apparecchi connessi alla  rete risultavano essere davvero pochi e la metà di questi non ha mai trasmesso dati. Risultato? Una massiccia evasione fiscale e la mancata vigilanza sulle attività della malavita organizzata. Il danno per lo Stato è stato quantificato in 800 milioni di euro.

Ospedale non costruito a Tirana: costo 10 milioni- Emblematico è anche il caso dei 20 milioni di euro che la Farnesina ha stanziato per costruire l'ospedale "Nostra Signora del Buon Consiglio" a Tirana (Albania). Ebbene, dei 20 milioni stanziati, 10 sono stati spesi prima che il progetto venisse revocato per impossibilità di essere portato a termine.

Pattinare su 380mila euro- La magistratura contabile segnala spese di rappresentanza senza giustificazione riguardanti la Federazione italiana Hockey e Pattinaggio. Danno erariale: 380mila euro. Segnalati anche alcuni furti e ammanchi dalle casse della "Federazione Pugilistica italiana" per un totale di un milione e 300mila euro.

La Campania e l'inutile stabilizzazione di Lsu- In Campania, lo scorso anno,  i giudizi risarcitori per le pratiche di invalidità false hanno raggiunto la cifra astronomica di 2,5 milioni di euro. Parlare di Campania, però, vuol dire anche parlare di emergenza rifiuti. A tal proposito il commissario Giulio Facchi è stato condannato a pagare 5,4 milioni per "l'inutile stabilizzazione di Lsu destinati alla raccolta differenziata". Sotto la lente d'ingrandimento della magistratura contabile è finito anche il Comune di Santa Maria Capua Vetere, cui viene contestato un danno da 245mila euro per "l'inefficiente gestione delle lampade votive".

Il Presidente della provincia di Palermo e lo staff da un milione di euro- Anche in Sicilia si spreca e come. A partire da operazioni di finanza straordinaria tutt'altro che legittime. L'esempio che calza a pennello è quello della provincia di Palermo, che, qualche annetto fa, affidò 30 milioni di euro a una società di Como sotto l'allettante promessa  di guadagni anticiclici che sarebbero derivati da investimenti nei mercati monetari. Ovviamente la società è fallita e dei soldi più nessuna traccia. A destare scalpore, poi, sono anche le consulenze, concesse, forse, un po' troppo allegramente. Giovanni Avanti, presidente della provincia di Palermo, è stato denunciato per il costo del suo staff, pari a un milione di euro.

La Liguria e i professori universitari assenteisti- In Liguria la Corte dei conti indaga sull'effettiva presenza in aula di alcuni professori universitari che avrebbero studi professionali in altre città o all'estero. Un'altra indagine in terra ligure riguarda poi il rilascio da parte di alcuni funzionari dell'Inail di false attestazioni di esposizione all'amianto ad alcuni lavoratori alla ricerca di benefici previdenziali o assistenziali. Il danno per lo Stato è stato quantificato in 34 milioni di euro.

L'Abruzzo e i soldi per la ricostruzione- Dopo il terremoto del 2009, secondo la Corte dei Conti, molti quattrini pubblici sarebbero andati persi per inutili lungaggini e sprechi. La somma resta ancora da quantificare. Alcuni finanziamenti concessi per il "mantenimento del reddito" delle imprese colpite dal sisma erano poi stati concessi attraverso procedure non regolari; l'intervento della Guardia di finanza ha consentito di recuperare 230mila euro.

La disastrosa sanità calabrese- Indennità illegittime, assunzioni non giustificate, risarcimenti a parenti di pazienti deceduti per errori del personale medico: nel 2011 la malasanità calabrese è costata 300 milioni di euro.

Il Friuli e i 430mila euro a una radio privata- L'occhio della Corte dei conti presta attenzione anche a quanto accade nel ricco Friuli Venezia Giulia, da sempre destinazione di ingenti finanziamenti pubblici. Lo scorso anno la magistratura contabile ha indagato su 430 mila euro di fondi regionali dati a una radio privata per la promozione turistica della regione, ma anche su 190 mila euro che il Comune di Trieste elargì ai propri consigliere "per interventi contributivi a favore di associazioni operanti nel territorio". Nel mirino dei magistrati anche i 189mila euro spesi dall'azienda sanitaria di Trieste che finanziò con denaro pubblico il trasferimento fuori regione di alcuni dipendenti per il conseguimento di lauree specialistiche.

La linea C della metro di Roma- Quando si parla di sprechi, non si può non parlare della linea C della metropolitana di Roma, un progetto infinito e costosissimo che doveva essere pronto per il giubileo del 2000, ma che di fatto è ancora un cantiere aperto. il costo iniziale del progetto era di  un miliardo 925 milioni, oggi, invece, è arrivato a  3 miliardi 379 milioni. Se aggiungiamo però quattro arbitrati già aperti, "le opere complementari" per la tutela archeologica e 100 milioni stanziati dal Cipe, ecco che il costo dell'opera arriva a 5 miliardi e 72 milioni.

Lombardia, la Sogemi  e 6  milioni non riscossi- Storie di sprechi anche in Lombardia. Qui gli ex dirigenti della Sogemi, società municipalizzata che gestisce l'Ortomercato, sono accusati di non aver riscosso dai grossisti i crediti per i canoni di concessione. Danno per le casse pubbliche: 6 milioni di euro.

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