Dal taglio delle accise alle bollette, cosa c’è nel decreto Taglia prezzi (Ucraina bis)
Taglio delle accise sul carburante, estensione dei termini per rateizzare le bollette, stretta sui bonus edilizi e una rateizzazione delle multe per le quote latte. Contiene tutto questo il decreto Ucraina bis, meglio noto come "Taglia prezzi", approvato dal Senato e ora in attesa della definitiva conversione in legge con il voto alla Camera (entro il prossimo 20 maggio). L'intervento promosso dal governo prova a frenare gli effetti distorsivi della guerra sull'economia italiana.
Il taglio delle accise sui carburanti e il bonus bollette
Viene confermata fino al prossimo 8 luglio la rimodulazione delle accise sui carburanti, così da poter continuare a tenere sotto i 2 euro al litro i prezzi di benzina, gasolio e gpl. Precisamente il taglio è di 30 centesimi al litro. Per il gas da autotrazione, poi, l'aliquota scende a zero, mentre l'Iva è al 5%. Sempre per affrontare i rincari sui carburanti tutti i datori di lavoro privati possono concedere un incentivo esentasse per pagare la benzina ai propri dipendenti. Il bonus può valere massimo 200 euro e non concorre alla formazione del reddito.
Per quanto riguarda le bollette, invece, cresce la platea dei beneficiari dei bonus sociali per l'energia elettrica e il gas, per tutto il periodo che va dal 1° aprile scorso al prossimo 31 dicembre. La soglia dell'Isee per accedere all'agevolazione sale a 12mila euro (prima era 8.265 euro). L'importo del bonus consiste in uno sconto direttamente in bolletta, senza una somma corrisposta direttamente al beneficiario. La possibilità di rateizzare le bollette di gas e luce per i clienti domestici se ci sono fatture non pagate viene estesa per tutto il periodo 1 °gennaio – 30 giugno 2022. Le società venditrici devono offrire al cliente un piano di rateizzazione che non duri più di 10 mesi, senza applicare alcun interesse.
Al Garante per la sorveglianza dei prezzi viene poi data la facoltà di convocare imprese e associazioni di categoria per verificare i livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo. L'Autorità può chiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo. Se non c'è un riscontro entro 10 giorni dalla richiesta viene applicata una sanzione dell'1% del fatturato, che va da 2mila a 200mila euro. La stessa sanzione si applica per dati e notizie che non corrispondono a verità.
Viene poi estesa la golden power del governo (cioè il potere di bloccare o porre condizioni per operazioni finanziarie nell'interesse nazionale) alle concessioni di “grande derivazione idroelettrica”. Aumentano i poteri speciali dello Stato in questi settori: energia, comunicazioni e trasporti.
La stretta sui bonus edilizi e le regole per bar e ristoranti
Nel decreto c'è anche il cambiamento delle regole per l'utilizzo dei bonus edilizi, travolti da un boom di truffe negli ultimi mesi. Dal 1° luglio 2023 per poter utilizzare i bonus edilizi per lavori di valore superiore ai 516 mila euro, ci si dovrà rivolgere a imprese con certificazione Soa. Quest'ultima era richiesta solo alle aziende che volevano partecipare ad appalti pubblici. Per le imprese dal 1° gennaio 2023 la certificazione sarà obbligatoria: entro quella data, quindi le aziende dovranno dimostrare di aver fatto richiesta agli enti certificatori. Ad oggi, secondo quanto stimato da Confartigianato, circa l'80% delle piccole imprese non ha la qualifica.
Fino al prossimo 30 settembre, poi, bar e ristoranti (ma anche in generale altri esercizi commerciali) possono continuare a usare tavoli e sedie all'aperto per l'intera stagione estiva, senza dover inoltrare nessuna nuova richiesta, pagando per il suolo pubblico.
La quota latte e le norme sul biogas
I produttori di latte che vogliono fare domanda per ottenere la rateizzazione delle multe per le quote latte possono inoltrare di nuovo la richiesta, con i termini prorogati per 60 giorni. La misura si rivolge ai “debitori del prelievo destinatari di atti di riscossione coattiva da parte dell’Agenzia delle Entrate”.
Nel provvedimento è inoltre presente un emendamento con “misure urgenti per incrementare la produzione di energia elettrica da biogas”. Viene quindi consentito alle aziende agricole di espandere la loro capacità tecnica installata per produrre energia elettrica da biogas. Una produzione così deve venire da impianti già esistenti e in funzione, tramite una produzione aggiuntiva. Infine vengono stanziati circa 58 milioni di euro per un rimborso da 100 euro pro-capite quotidiano, dato ai Comuni italiani che stanno accogliendo minori non accompagnati che vengono dall’Ucraina.