Crollano le borse: Piazza Affari al -6,15%
Giù, a picco. Le borse occidentali hanno viaggiato oggi sul simbolo negativo fin dalle prime ore. E a cedere non vi sono stati titoli in particolare. Semplicemente è andata male a tutti, rispecchiando uno stato emotivo – tipico della finanza – che ha generalizzato lo stato di malessere dovuto alla crisi economica. E il fanalino di coda, purtroppo, spetta a Piazza Affari.
Per la borsa di Milano, infatti, la perdita è stata di 6.15%, mentre il Cac 40 di Parigi chiude al -5.5%, il Dax di Francoforte il -5.22%, l'IBEX 35 di Madrid a -4.72, il Ftse 100 di Londra a -4.49%. Per quanto riguarda i titoli nazionali, il segno negativo accompagna all'incirca tutti i titoli associali a società di credito ed assicurative, oltre alla pesante caduta della Fiat (che perde fino all'11%). Cedono oltre il 7% anche Finmeccanica, Impregilo Ord, Fondiaria – Sai e Stmicroelectronics. Tra le banche è Intesa Sanpaolo a guidare la classifica delle perdite con -8.5%, -7.7% per il Banco Popolare, Monte dei Paschi al -6,84%, Unicredit -6,54%, Popolare di Milano al -6,4%, Ubi Banca -4,63% e Mediobanca -3,11%. Crolla anche il settore assicurativo con FonSai al -9,86%, seguita da Unipol -6,23%, Milano Assicurazioni -5,92% e Generali -5,16%. Torna a crescere, intanto, lo spread tra i Bund e Bpt.
A generare e alimentare il meccanismo della sfiducia si sono susseguiti una serie di indicatori: la chiusura in negativo delle borse orientali (oltre l'1% per Hong Kong, Shanghai e Tokyo) si è aggiunta la diffusione delle variabili macroeconomiche americane, che descrivono l'impietosa salute in cui versa il colosso statunitense a partire dal mercato del lavoro (9.000 sussidi di disoccupazione in più rispetto alla settimana precedente).