Giornata nerissima per le Borse, non soltanto europee, con gli indici in pesante ribasso e la sensazione che un'inversione di tendenza nel breve periodo sia altamente improbabile. Ma soprattutto una giornata disastrosa per la Borsa di Milano, con l'indice Ftse Mib in calo del 6,65% e precipitato alla soglia limite di 14.676 punti, un livello che non si raggiungeva da anni e una crescente instabilità dei titoli. Va anche detto che in mattinata l'asta dei boot annuali aveva fatto registrare riscontri estremamente positivi, spingendo anche lo spread Btp – Bund al di sotto di quota 280 (un effetto diretto anche della decisione della Bce di acquistare titoli di stato). Tuttavia, il pomeriggio ha visto una marea di titoli in ribasso, con un cospicuo aumento delle vendite che ha trascinato ulteriormente in basso gli indici, in particolar modo per quanto riguarda il settore bancario ed industriale.
SPECULAZIONI SULLA FRANCIA – Al centro della speculazione si è trovata ad essere la Francia, con le voci di un possibile declassamento del rating che hanno provocato perdite consistenti ed una crescente instabilità. Nel tardo pomeriggio è arrivata una smentita ufficiale da parte del Ministro delle Finanze Francois Baroin (secondo il quale tutte le agenzie avrebbero confermato la tripla A), che però non è servita ad evitare che la Borsa parigina chiudesse con oltre 5 punti di ribasso. A preoccupare è inoltre il valore dei cosiddetti cds, ovvero i credit default swaps che in buona sostanza indicano quanto i mercati percepiscano come stabile un Paese: ebbene, anche in questo caso va registrato il valore record di 171 (a tal proposito vale la pena di sottolineare come tale valore sia di 387 per l'Italia). Malissimo anche le altre Borse europee, con Londra che perde il 3% e Mosca che, dopo una fase altalenante, ha chiuso con circa 4 punti di passivo.