Crisi, le Borse frenano e lo spread sale a 480 punti
Un'altra giornata di tensione si prospetta oggi su tutti i mercati finanziari soprattutto in Europa. Le Borse del continente hanno aperto in negativo e il nervosismo regna sovrano con oscillazioni anche nette tra perdite e guadagni. A farne le spese però per il momento è soprattutto lo spread tra titoli di stato italiani e tedeschi tornato a schizzare oltre quota 480 punti base con un rendimento sulla scadenza decennale in rialzo al 6,13%. Male anche il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund tedeschi che è tornato a crescere. Dati molto negativi se si pensa che lo spread tra Bund e titoli irlandesi, Paese che ha il sostegno finanziario internazionale, è ormai decisamente inferiore.
Male anche le Borse asiatiche – Tra le Borse molto male anche Tokyo che ha chiuso in perdita e le Borse asiatiche scoraggiate non solo dai pericoli europei ma anche dai dati diffusi sull'economia statunitense e su quella dei grandi Paesi asiatici come la Cina che stanno iniziando a risentire della crisi internazionale. Pessime infatti le notizie sull'occupazione americana che non fanno ben sperare per una ripresa economica immediata e male anche i dati sulle esportazioni giapponesi e cinesi a conferma che la crisi si allarga e colpisce tutti. Sui mercati in generale idee poco chiare da parte degli investitori che mai come ora cercano di trovare un punto chiaro nelle politiche anticrisi allo studio dei Governi centrali. Anche per questo occhi puntati sul vertice europeo dei ministri delle Finanze dell'eurozona in programma oggi alle 17 al quale parteciperà anche Monti, e sulla relazione del Presidente Bce Mario Draghi davanti a Parlamento di Strasburgo, soprattutto per capire tempi e metodi dell'accordo di Bruxelles.
