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Crisi: la povertà sanitaria aumentata del 97% in 7 anni

Il dato più eclatante al Centro Italia, dove l’incremento è stato del 476,32%. Per la Caritas “troppe persone rischiano di essere escluse dalle cure: c’è chi non è nelle condizioni di poter curare una semplice bronchite che poi magari si trasforma in polmonite che, se non fronteggiata con attenzione, può diventare anche fatale”.
A cura di Davide Falcioni
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Si dice "la salute prima di tutto", ma la crisi ha spazzato via anche questo vecchio adagio se è vero, come è vero, che tra le difficoltà principali delle famiglie italiane ci sono quelle legate alle spese sanitarie. A rivelarlo è la Caritas che, in collaborazione con Banco farmaceutico, domani presenterà a Roma il "rapporto sulla povertà sanitaria e sulla donazione dei farmaci in Italia". Monsignor Francesco Siddu, direttore della Caritas italiana, ha affermato: "I nostri dati dicono che dal 2009 al 2012 c'è stato un aumento della richiesta di farmaci ai nostri centri del 57% rispetto al totale delle richieste che riceviamo. Troppe persone rischiano di essere escluse dalle cure: c'è chi non è nelle condizioni di poter curare una semplice bronchite che poi magari si trasforma in polmonite che, se non fronteggiata con attenzione, può diventare anche fatale".

Secondo il dossier "In Italia dal 2006 al 2013 è aumentata la povertà sanitaria in media del 97%. In sintesi sono aumentati i cittadini che hanno difficoltà ad acquistare i medicinali anche quelli con prescrizione medica. Se prima la crisi colpiva le famiglie costringendole a fare a meno di alimenti, di vestiario e di generi di consumo, oggi è in difficoltà anche la capacità di procurarsi le medicine". Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico, ha commentato: "Assistiamo ad un crescente bisogno di farmaci da parte delle più importanti strutture di assistenza caritative. In alcuni casi si tratta di vera emergenza a causa dell’aumento della crisi economica che colpisce soprattutto le famiglie. È quanto mai urgente che la Commissione Sanità del Senato approvi in via definitiva la proposta di legge che consentirebbe la donazione di farmaci da parte delle aziende farmaceutiche. È ora che la politica dia segnali concreti sul fronte della povertà sanitaria".

Il Nord Italia ha visto negli ultimi sette anni un incremento della povertà sanitaria del 71,9%, passando da una richiesta dagli enti assistenziali di 255.783 confezioni di medicinali agli attuali 439.719. Nel Sud Italia la crescita del fabbisogno farmaceutico è stata molto più contenuta attestandosi attorno al 33,42% nei sette anni presi a campione. Si è passati dai 91.890 confezioni di farmaci richiesti dagli enti nel 2006 alle 122.600 confezioni del 2013. Il vero boom è quello del Centro Italia: l'incremento è stato del 476,32%, passando dalle 32.718 confezioni del 2006 alle 188.560 del 2013.

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