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Crisi, i suggerimenti di Coldiretti per risparmiare fino al 50% sulla spesa

Coldiretti ha stilato un decalogo “salva-tasche” che può aiutare gli italiani a risparmiare sull’acquisto di alimenti e non solo.
A cura di Daniela Caruso
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Alimenti

I prezzi dei beni di consumo primario sono aumentati notevolmente da quando la crisi economica è diventata più insistente e pressante. Le famiglie non arrivano a fine mese e la spesa diventa quasi un "bene di lusso". Per questo motivo, 6 italiani su 10 hanno cambiato le proprie abitudini di acquisto. Coldiretti, pertanto, ha stilato un decalogo "salva-tasche", che ci può dare una mano a risparmiare e a pianificare al meglio la nostra spesa, optando per ricette low-cost e per il recupero degli avanzi, senza rinunciare alla qualità.

Ecco i dieci punti del risparmio stilati da Coldiretti:

1) Prima di fare la spesa, è bene individuare i prodotti che vogliamo comprare, ponendo particolare attenzione alle offerte presenti nei supermercati, poiché su uno stesso prodotto (pasta, yogurt, giusto per citarne qualcuno) presente in vari punti vendita può essere applicato un prezzo diverso che non sempre giova alle nostre tasche. Il costo di un singolo bene, infatti, può aumentare anche del 50%;

2) Optare per prodotti stagionali e locali, poiché come sostiene Coldiretti, tali prodotti garantiscono maggiore freschezza e genuinità delle merci che viaggiano su camion, nave o aeroplano;

3) Scegliere prodotti sfusi dai distributori automatici, presenti anche nei grandi supermercati, dove è possibile acquistare latte, cereali ma anche prodotti per la pulizia della casa, risparmiando sulla confezione che fa aumentare il prezzo industriale finale degli alimenti fino al 30%;

4) Ottenere il miglior rapporto qualitaà/prezzo, tagliando le intermediazioni, acquistando prodotti freschi direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, dalle aziende agricole, dagli agriturismi e dalle piccole botteghe;

5) Coltivare un piccolo orto, anche sul terrazzo di casa dove è possibile cimentarsi nella coltivazione di lattughe, piante aromatiche, peperoncini, pomodori, melanzane, piselli, fagioli, ceci, fave, zucchine: secondo Coldiretti le colture ‘fai-da-te' richiedono un investimento di circa 250 euro per un orto di 20 metri;

6) Preparare in casa pasta, yogurt, conserve, confetture e pane, essendo anche consapevoli degli ingredienti che utilizziamo;

7) Evitare gli sprechi: circa il 30% degli alimenti comprati finisce dritto nel bidone della spazzatura. Secondo Coldiretti, ad essere buttati sono principalmente i prodotti scaduti (frutta, verdura, pasta, latticini, affettati) e gli avanzi della tavola. Per evitare di spendere soldi inutilmente, è doveroso controllare la data di scadenza degli stessi e prediligere, magari, alimenti di lunga conservazione;

8) Ricette economiche della nonna le quali non richiedono budget consistenti: esse sfruttano gli alimenti ‘low-cost', come i tagli meno pregiati del bovino, i tagli di terza categoria della carne costosa che possono essere cucinati sotto forma di bollito, per brodi o stracotti;

9) Acquistare in gruppo e risparmiare sulla spesa settimanale, mettendosi d'accordo con gli amici o i parenti. In questo modo, si dà un taglio ai costi di trasporto, puntando sulla qualità dei prodotti acquistabili, ad esempio, ai mercati generali per mano dei produttori agricoli;

10) Trascorrere più tempo in cucina. Gli italiani passano sempre meno tempo davanti ai fornelli, impiegando circa mezz'ora per la preparazione del pranzo. Ciò avviene anche a seguito del boom dei precotti e dei piatti pronti.

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