Crisi e consumi, gli italiani non comprano più nemmeno da mangiare
Che i consumi degli italiani diminuissero in continuazione negli ultimi tempi era chiaro ormai da mesi, a confermare ciò di cui i commercianti si lamentavano da tempo numerose rilevazioni che hanno evidenziato come i consumi degli italiani sono ormai crollati. Ora è l’istituto di statistica che rincara la dose rilevando che anche nel settore alimentare si registrano i dati peggiori degli ultimi undici anni. Le vendite al dettaglio calano a vista d’occhio e a risentirne questa volta è anche il settore alimentare che non solo ad aprile fa registrare un calo rispetto al mese precedente, ma il dato più allarmante è che rispetto allo stesso periodo del 2011 si registra un -6,1%. La diminuzione delle vendite si registra sia nella piccola che nella grande distribuzione, dove non solo i supermercati hanno venduto di meno, ma anche i discount, che con un -3% hanno subito la flessione più contenuta.
Minor acquisti anche nei discount – La crisi quindi ormai tocca sempre più le tasche degli italiani e non c’è discount che tenga, anzi secondo i dati dell’Istat rispetto ad aprile 2011 la contrazione delle vendite dei prodotti alimentari superano quelle dei prodotti non alimentari anche nella grande distribuzione dove rispettivamente si è rivelato un -4,5% e un -4,0%. L’istituto di statistica, infatti precisa che nel mese di aprile 2012 in tutte le tipologie degli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, si registrano flessioni, la più marcata nei supermercati, -5,3%, e la più contenuta nei discount, -3,0%. Aggiungendo che nella grande distribuzione anche le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare diminuiscono del 4,7%. Praticamente tutto il settore alimentare, senza differenza, come avvenuto in passato tra grande e piccoli negozi ha assistito ad una diminuzione delle vendite nel comparto alimentare.
Meno consumi anche nei settori non alimentari – Le cose non vanno meglio comunque nemmeno per il settore non alimentare, dove l’Istat registra un calo del 7,1% rispetto all’anno precedente. Qui c’è stata una diminuzione delle vendite per tutti i prodotti, quelle maggiori hanno riguardato i prodotti farmaceutici, -9,2%, e Abbigliamento e pellicceria, -8,9% , mentre cali minori si sono avuti nel settore informatico e della telefonia con -4% e per quello supporti magnetici e strumenti musicali, -3,6%.