Cos’è il tetto al prezzo del gas russo proposto da Draghi e cosa può cambiare in bolletta
Tetto europeo, anche detto "price cap". Il premier Mario Draghi sta spingendo sempre più affinché il generico impegno preso dal Consiglio europeo diventi un effettivo limite al prezzo del gas in tutta l'Unione. L'obiettivo è calmierare i prezzi per gli operatori, così da continuare a riempire gli stoccaggi, quelle riserve che come Italia ci servono per poter affrontare l'inverno con più tranquillità. Ma si punta anche ad abbassare i costi in bolletta. D'altronde il momento è di piena emergenza, viste le difficoltà crescenti dei singoli mercati dell’energia e i tagli di Gazprom alle forniture verso l’Ue.
Per ora, in ogni caso, secondo il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, sulle scorte di gas "siamo quasi fuori pericolo". Gli stoccaggi sono infatti "al 55% e nel week-end dovremmo ricevere altri 100 milioni di metri cubi", ha spiegato in un'intervista a La Stampa. La road map preparata con i fornitori prevede che entro fine anno le riserve arrivino al 90% e il governo ha deciso di aiutare le società che comprano gas, con un sistema di prestiti e crediti. "Andiamo meglio di qualsiasi altro Paese europeo – ha aggiunto il ministro- ma non bisogna dirsi tranquilli prima del tempo. Ci possono fare ancora male se chiudono i rubinetti all'improvviso". Il riferimento è evidentemente alla Russia e a Gazprom.
Il price cap potrebbe vedere una soglia di prezzo fissata tra 80 e 90 euro al megawattora (contro gli oltre 130 a cui si è arrivati sul mercato). Il limite si applicherebbe solo al gas importato dalla Russia e per un periodo limitato. Il tetto, poi, dovrà essere sostenuto da fondi e garanzie pubbliche, da mettere a disposizione degli importatori.
Ieri nel Consiglio europeo che ha sancito il via libera allo status di candidato all'Ue per l'Ucraina, anche il cancelliere Olaf Scholz ha dato il disco verde al tetto sul gas, dopo che oltre all'Italia, anche la Francia, la Spagna e la Grecia avevano chiesto a Bruxelles di intervenire in tal senso. In un'intervista al Tg2 la presidente della Commissione Europea Von der Leyen ha detto che si sta "lavorando su diverse opzioni per quanto riguarda i prezzi elevati dell'energia", senza sbilanciarsi, ma comunque aprendo al price cap. Per ora è fortemente contraria solo l'Olanda, secondo cui il meccanismo potrebbe non funzionare.