video suggerito
video suggerito
Covid 19

Cosa c’è nel piano Colao: voluntary disclosure, appalti veloci e stop al decreto dignità

Il piano presentato al governo dal comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao prevede sei punti strategici su cui basare la ripartenza dell’Italia. I temi principali proposti vanno dalla voluntary disclosure per il contante e i capitali all’estero, alla proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza, passando per una semplificazione delle procedure previste dal codice degli appalti.
A cura di Stefano Rizzuti
260 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Dalla voluntary disclosure alla semplificazione del codice degli appalti, dal rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza al rafforzamento della cyberdifesa. Nel piano presentato dal comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao ci sono tutti i progetti ideati per la ripartenza dell’Italia. La task force ha elaborato le schede di lavoro (qui il documento integrale) su cui il governo dovrà dare una valutazione e sfruttare quanto fatto dal comitato come base per ciò che verrà stabilito e discusso anche durante gli Stati generali dell’economia convocati dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il piano degli esperti guidati da Colao si divide in sei punti strategici: imprese e lavoro; infrastrutture e ambiente; turismo, arte e cultura; pubblica amministrazione; istruzione, ricerca e competenze; individui e famiglie.

Lo stop al decreto dignità e la voluntary disclosure

I primi punti rilevanti riguardano il mondo del lavoro e, nello specifico, l’impatto dell’emergenza sanitaria sulle imprese. Tanto che la prima proposta in assoluto è quella di escludere la responsabilità penale del datore di lavoro in caso di contagio da Covid per le imprese non sanitarie. Alle stesse aziende andrebbe offerta la possibilità di neutralizzare i costi per interventi organizzativi causati dal Covid, come per le turnazioni e gli straordinari. Un’altra proposta nel settore dell’occupazione va a smontare i principi cardine del decreto dignità voluto fortemente dal Movimento 5 Stelle: la task force chiede di consentire – in deroga temporanea a quanto previsto da quel provvedimento – il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.

Si passa poi al capitolo della voluntary disclosure. Che Colao e gli altri esperti suggeriscono di utilizzare per l’emersione e la regolarizzazione del contante derivante da redditi non dichiarati. L’idea è quello del pagamento di un’imposta sostitutiva e dell’impiego per un periodo minimo, per esempio di cinque anni, di parte dell’importo in attività funzionali alla ripresa, come possono essere investimenti nel capitale dell’impresa o in social bond nominativi. Sempre in tema di contanti, l’idea è quella di promuovere un’iniziativa con le istituzioni europee competenti per mettere fuori corso le banconote da 200 e 500 euro. La voluntary disclosure deve essere applicata, secondo il comitato, anche per il rientro dei capitali esteri, sempre con un sistema che obbliga a un investimento parziale della cifra.

Applicazione semplificata del codice degli appalti

La task force propone una semplificazione nell’applicazione del codice degli appalti per i progetti riguardanti le infrastrutture, soprattutto per quelle considerate di interesse strategico, per cui ritiene sufficiente l’applicazione delle direttive europee in materia. L’invito è anche quello di rivedere la normativa con un nuovo codice, basato proprio sulle direttive comunitarie.

Anche il tema delle concessioni, come quelle autostradali, è al centro delle schede elaborate dal comitato, che sostiene l’opzione di estenderle puntando però su una concessione condizionata a un piano di investimenti vincolanti, che siano coerenti con quanto previsto dal Green deal europeo, andando così verso una svolta ambientalista. Inoltre, la task force punta a sbloccare le autorizzazioni per gli investimenti privati già approvati dagli operatori dei settori energetico e idrico.

Il rafforzamento della cyberdifesa

Tra i temi principali sollevati da Colao c’è quello del rafforzamento della cyberdifesa: secondo gli esperti economici bisogna dotare l’Italia di un sistema di cyberdifesa di eccellenza, per potenziare la prevenzione, il monitoraggio, la difesa e la risposta in modo da portare l’Italia al livello dei migliori standard internazionali. Per farlo bisogna incrementare le risorse umane qualificate, investendo anche su infrastrutture e tecnologie idonee. Infine, altro punto sottolineato dalla task force è la predisposizione di un piano di digital health nazionale, ovvero l’idea di sviluppare un ‘Ecosistema Digitale Salute' a livello nazionale, per connettere tutti gli attori e rendere disponibili tutti i dati sanitari del paziente agli operatori autorizzati.

260 CONDIVISIONI
32831 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views