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Cosa c’è in manovra sul rinnovo dei contratti pubblici: le novità per Pa e sanità

Nella manovra, approvata ieri in Cdm, sono state stanziate le risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego relativi al 2025-2027. Saranno incrementati anche i fondi per la sanità. Vediamo nel dettaglio le novità.
A cura di Giulia Casula
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Con la legge di bilancio 2025, approvata ieri in Consiglio dei ministri, saranno stanziate le risorse "destinate a finanziare le procedure di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027″.

Non si tratterà dunque delle trattative per gli anni 2022-2024, che a breve dovrebbero concludersi, ma per il periodo 2025-2027. In particolare, per i contratti del pubblico impiego sono stati previsti circa 700 milioni di euro l'anno, secondo quanto riportato nelle tabelle allegate al Documento programmatico di bilancio (Dpb), che l'Italia ha presentato alla Commissione europea.

Le ricorse, complessivamente pari a circa 2,1 miliardi per tre anni, "finalizzate al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici per il triennio oggetto del presente documento", si legge ancora. Quanto stabilito, dunque, dovrebbe consentire di avviare prossimamente i negoziati per i futuri rinnovi e trattare gli aumenti per i nuovi contratti collettivi.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Economia durante la conferenza stampa di presentazione della manovra. "Con un'innovazione straordinaria rispetto alle abitudini della contabilità pubblica italiana le risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego non vengono stanziate quando in termini immaginifici si prevede che possano essere firmati, ma le stanziamo per competenza nel 2025, 2026, 2027, 2028, 2029, corrispondenti al tasso di inflazione programmato. Questo vuol dire che ci siamo fatti carico già dal 2025-26 di spese che in altra epoca avrebbero potuto avere nella casella zero", ha spiegato Giorgetti.

Quanti soldi saranno destinati alla Sanità

Per quanto riguarda la sanità, Palazzo Chigi ha annunciato che saranno "incrementate le risorse per finanziare il rinnovo dei contratti". In particolare, "nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del PIL nominale", si chiarisce.

Secondo quanto riferiscono dal Mef, a partire dal prossimo anno alla sanità andranno "2.366 milioni di euro in più". La precisazione di Via XX Settembre arriva dopo i primi numeri usciti dal Documento programmatico di bilancio, che mostrano una cifra più bassa.

Dalle tabelle del Dpb, infatti, emerge che gli incrementi per la sanità si fermeranno a circa 900 milioni (lo 0,04% del Pil) per il 2025, 3,1 miliardi nel 2026 (0,148%) e circa 170 milioni nel 2027 (0,008%). Le risorse, si legge ancora, saranno utilizzate "a favore del personale sanitario" e ad "incremento del livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale".

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