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Covid 19

Cosa prevede il decreto Cura Italia: tutte le misure su lavoro, famiglie e sanità

Il governo ha approvato il decreto Cura Italia, un provvedimento che stanzia 25 miliardi di euro per fronteggiare, dal punto di vista economico, l’emergenza Coronavirus. Le misure riguardano il mondo della sanità, il sostegno alle famiglie e alle imprese, gli aiuti ai lavoratori e la sospensione di alcune scadenze fiscali. Andiamo a vedere tutto ciò che contiene il decreto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dagli interventi per la sanità a quelli per il mondo del lavoro. Dalle misure a sostegno delle famiglie a quelle per le imprese. Il decreto Cura Italia, varato dal governo con uno stanziamento di 25 miliardi di euro, prevede una serie di misure che hanno l’obiettivo di fronteggiare l’emergenza Coronavirus soprattutto da un punto di vista economico. Il provvedimento si basa su quattro fronti. Anzi, assi, come li ha definiti in conferenza stampa il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il primo riguarda il finanziamento per potenziare il Sistema sanitario nazionale, ma anche la Protezione Civile e gli altri soggetti impegnati sul fronte dell’emergenza. Il secondo asse è quello del sostegno all’occupazione e ai lavoratori. Terzo fronte riguarda il supporto al credito per famiglie e imprese tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia. Infine, il quarto aspetto concerne la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi, ma anche per altri adempimenti fiscali.

Le misure a sostegno della sanità nel decreto Cura Italia

Il primo aspetto toccato dal decreto è quello del mondo sanitario, con uno stanziamento – come spiegato da Gualtieri – da 3,5 miliardi di euro. Il provvedimento prevede l’assunzione di 20mila persone per il Sistema sanitario nazionale, introducendo un incremento del Fondo emergenza nazionale di 1,65 miliardi. Previsto lo stanziamento delle risorse necessarie per pagare gli straordinari del personale sanitario, oltre al finanziamento dell’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive. Nel provvedimento si autorizza Invitalia a erogare finanziamenti o contributi alle imprese che producono dispositivi medici e di protezione individuale, mentre viene dato alla Protezione Civile il permesso di requisire beni mobili pubblici o privati (come gli alberghi) per utilizzarli per far fronte all’emergenza.

Si prevede un incremento anche del personale medico militare e la possibilità di trattenere in servizio il personale del Sistema sanitario nazionale che avrebbe i requisiti per la pensione. Per i giovani medici è prevista la possibilità di entrare in servizio con il conseguimento della laurea, senza bisogno di abilitazione. Straordinari aggiuntivi verranno corrisposti anche al personale delle forze di polizia, alle forze armate e ai vigili del fuoco. Fondi in più anche per la pulizia straordinaria delle scuole e per la sanificazione degli ambienti.

Coronavirus, gli interventi del governo in favore di aziende e lavoratori

L’obiettivo dichiarato più volte dal governo è evitare che anche una sola persona perda il posto di lavoro a causa dell’emergenza. E per farlo si prevede l’estensione della cassa integrazione in deroga a tutto il territorio nazionale e a tutti i dipendenti di qualsiasi settore. Anche per le aziende con meno di cinque dipendenti. Possibile, inoltre, accedere all’assegno ordinario anche per i lavoratori dipendenti con datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale che occupano più di 5 dipendenti. Per le partite Iva, gli autonomi, i lavoratori dello spettacolo, del turismo e del settore agricolo è previsto un indennizzo da 600 euro su base mensile: una misura che riguarda quasi 5 milioni di persone.

Viene istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza per coprire chi viene escluso dall’indennizzo, come i professionisti iscritti agli ordini. Sostegno anche ai magistrati onorari in servizio. Si prevede anche l’equiparazione alla malattia per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria per il settore privato. Ci sono anche misure per il trasporto aereo e per il settore agricolo e della pesca.

A sostegno delle famiglie si prevede per i genitori lavoratori la possibilità di usufruire, per i figli di massimo 12 anni, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi (15 in totale tra i due genitori) con il 50% del trattamento retributivo. Possibile, altrimenti, ricorrere a un voucher baby sitter per un massimo di 600 euro, che diventano mille per gli operatori sanitari e le forze dell’ordine. I giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, invece, vengono incrementati in totale di 12 giornate.

Decreto cura Italia, il sostegno a famiglie e imprese

Tra le misure a sostegno della liquidità di imprese e famiglia sono previsti: una moratoria dei finanziamenti per le imprese, il potenziamento del fondo centrale di garanzia per le pmi, la gratuità della garanzia del fondo, l’ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito, il prolungamento della garanzia nell’ipotesi di moratoria o sospensione del finanziamento, la possibilità di cumulare la garanzia del fondo con altre forme di garanzia acquisite per operazioni rilevanti nel settore turistico e immobiliare, l’estensione del limite per la concessione della garanzia da 2,5 a 5 milioni di finanziamento, l’estensione ai privati della facoltà di contribuire a incrementare la dotazione del fondo pmi, il rafforzamento dei Confidi per le microimprese, l’estensione ai lavoratori autonomi dell’utilizzo del Fondo per mutui prima casa. Ancora, previsto un rimborso per i contratti di soggiorno e per i biglietti già acquistati per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura. Viene anche istituito un fondo emergenze spettacolo e cinema.

Coronavirus, le misure fiscali del decreto Cura Italia

Per quanto riguarda gli interventi fiscali, si prevede la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. Misura che riguarda i settori turistico, termale, trasporto passeggeri, ristorazione, bar, cultura, sport, istruzione, eventi, sale giochi.  Sospesi anche i termini per i versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro (versamenti Iva, ritenute e contributi di marzo). Rinviate le scadenze per i versamenti nei confronti delle Pa dal 16 al 20 marzo.

Non viene applicata la ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti con ricavi non superiori a 400mila euro sulle fatture di marzo e aprile. Sospesi fino al 31 maggio i termini per la riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate e per la riscossione di cartelle esattoriali, saldo e stralcio e rottamazione ter. Viene anche previsto un premio per i lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40mila euro che nel mese di marzo svolgono la prestazione sul luogo di lavoro: si tratta di 100 euro, non tassabili, in proporzione ai giorni lavorati. Introdotti anche incentivi e contributi per la sanificazione sul lavoro, mentre saranno deducibili le donazioni effettuate dalle imprese per il Coronavirus, con una detrazione fino a massimo 30mila euro anche per le persone fisiche. A negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta del 60% sul canone di locazione per il mese di marzo. Introdotto anche un contributo per taxi e ncc che installano divisori tra guidatori e passeggeri.

Le altre misure contenute nel decreto economico

Sono previste altre misure, a partire da quelle riguardanti la giustizia: vengono rinviate a data successiva al 15 aprile tutte le udienze per i procedimenti civili e penali. Si stanziano anche fondi per il ripristino delle carceri danneggiate. Novità anche in materia di lavoro agile e stop alle procedure concorsuali. Un'altra misura riguarda il recupero delle eccedenze alimentari per distribuirle gratuitamente agli indigenti. Prorogata al 31 agosto la validità dei documenti di riconoscimento scaduti o in scadenza. Il governo stanzia anche contributi per le piattaforme per la didattica a distanza, così come sono previste misure per favorire la continuità occupazionale per i docenti supplenti. Infine, si prevede la proroga di sei mesi del termine per l’indizione del referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari.

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