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Conte annuncia: “7,5 miliardi per sostegno a famiglie e imprese, ora unità Paese contro il Coronavirus”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, annunciano lo stanziamento di 7,5 miliardi di euro per fronteggiare l’emergenza Coronavirus attraverso un secondo decreto economico. Un “sostegno a famiglie e imprese che stanno affrontando questa emergenza” che richiede “l’unità del Paese”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, interviene in conferenza stampa per annunciare lo stanziamento previsto dal governo per fronteggiare, da un punto di vista economico, l’emergenza Coronavirus: “Abbiamo stanziato 7,5 miliardi a sostegno di famiglie e imprese che stanno affrontando questa emergenza che non è soltanto sanitaria, ma anche economica. Il governo ha ritenuto di assumere questa iniziativa che comporta anche un passaggio parlamentare perché si tratta di uno scostamento rispetto agli obiettivi programmatici di finanza pubblica. Però riteniamo di dover assumere misure straordinarie, urgenti: siamo consapevoli della responsabilità che incombe su di noi”.

Coronavirus, Conte: esaminate proposte opposizione

Conte spiega che sono state esaminate anche le proposte dell’opposizione: “Quando abbiamo affrontato questo punto nel Cdm io personalmente mi sono premurato di distribuire una cartellina a tutti i ministri che conteneva anche le proposte pervenute dalle forze di opposizione. Ho invitato i ministri a leggere tutte queste proposte per avere qualche indicazione e qualche suggerimento. Questo non significa che c’è una indistinzione di ruoli: siamo consapevoli del ruolo di guidare il governo, ma chiediamo l’unità del Paese. Sicuramente qualche proposta la potremo raccogliere”. Il presidente del Consiglio sottolinea la decisione di rinviare il referendum sul taglio dei parlamentari: “Abbiamo valutato l’opportunità di rinviarlo, ma non c’è ancora una nuova data”, afferma. Tornando sulla chiusura delle scuole, Conte parla di una scelta non facile e aggiunge: "Chiudere le scuole significa acclarare che l’Italia sta vivendo un’emergenza".

Conte contro Meloni e Salvini: attacchi sono schiaffo al Paese

Il presidente del Consiglio risponde anche alle polemiche politiche, con gli attacchi dell’opposizione. Il primo riferimento è alle parole di Matteo Salvini, in un’intervista a un giornale internazionale, e poi a quelle di Giorgia Meloni di questa mattina: “Io non sapevo di quelle uscite, sapevo di quelle dei giorni scorsi sulla stampa internazionale che mi ha sorpreso, mi ha sorpreso quella di stamattina. L’ho appreso in Cdm, l’abbiamo commentato, mi è sembrato un attacco inusuale, con affermazioni molto gravi. Rimango sorpreso: noi chiediamo ai cittadini atteggiamenti sobri, comportamenti responsabili. La politica ha bisogno che tutto il sistema Italia lavori nella medesima direzione, altrimenti l’emergenza è difficile superarla, è difficile che il paese possa alzare la testa”. Per Conte “chi ha compiti di elevata responsabilità politica e fa dichiarazioni contro il buon senso non fa un servizio al Paese. Quelle stesse affermazione rischiano di danneggiare l’immagine di un Paese che vuole mostrarsi tenace, orgoglioso, desideroso di superare questa emergenza. è uno schiaffo a tutti i cittadini chiamati a raccolta per uno sforzo collettivo”.

Gualtieri e le risorse da stanziare per il Coronavirus

A entrare più nello specifico sulle misure ci pensa il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri:

Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato la relazione al Parlamento che aggiorna gli obiettivi di finanza pubblica per consentirci di assumere le prime iniziative immediate per far fronte all’emergenza economica. Lo scostamento è di 7,5 miliardi in termini di saldo netto. Tecnicamente sono 6,35 in termini di indebitamento. Realizzeremo nel decreto a cui stiamo già lavorando misure per incrementare le risorse destinate al servizio sanitario nazionale, alla protezione civile, alle forze dell’ordine. Secondo, ci saranno misure che ci consentiranno di sostenere i redditi, salvaguardare l’occupazione e potenziare gli ammortizzatori sociali: nessuno deve perdere il lavoro per il Coronavirus. Terzo, ci saranno misure di sostegno alle aziende dei territori e dei settori più colpiti, che subiscono l’impatto sia delle conseguenze dirette che indirette. Quarto, ci sarà una misura per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario.

Secondo Gualtieri, “con queste risorse lavoreremo per definire il contorno rapidamente, in modo da poterle avere già la settimana prossima. Sono risorse significative e ci consentono di far fronte alle conseguenze immediate dal punto di vista economico. Noi sappiamo che anche questo secondo decreto non esaurisce gli interventi necessari per rilanciare l’economia. Il governo è al lavoro sia nel piano delle misure interne, ma anche sul fronte internazionale per definire quella che auspico sia una risposta coordinata a livello europeo. Proprio per questo è bene aver scaglionato gli interventi, con le risorse cresciute rispetto allo stanziamento originario”. Tornando sull’indebitamento, il ministro dell’Economia prosegue: “Siamo nell’ambito dello 0,3% per l’indebitamento, con queste risorse siamo in grado di averle a disposizione subito e al tempo stesso vogliamo definire una risposta più ampia e più generale modulata anche sullo sviluppo dell’epidemia”. Per quanto riguarda l’impatto reale dell’emergenza Coronavirus, Gualtieri sottolinea che al momento è “impossibile quantificarlo”.

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