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Covid 19

Arriva (in ritardo) il bazooka della Bce: 750 miliardi per uscire dall’emergenza Coronavirus

La Banca centrale europea ha messo sul campo un cospicuo pacchetto di aiuti: un quantitative easing pari a 750 miliardi di euro di titoli da acquistare per fronteggiare l’emergenza economica innescata dal coronavirus. Si tratta di una sostanziale marcia indietro, dopo che la presidente Lagarde giovedì scorso aveva mostrato una chiusura.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il cospicuo aiuto dell'Europa alla fine è arrivato. Il nuovo piano di politica monetaria varato dalla Bce per contrastare gli effetti della pandemia di coronavirus: un quantitative easing pari a 750 miliardi di euro di titoli da acquistare. Questo il contenuto del nuovo ‘Pandemic Emergency Purchase Programme' per aiutare famiglie e imprese, dopo che i 120 miliardi in più della scorsa settimana avevano deluso. Con l'allentamento di molti dei limiti auto-imposti della Banca centrale europea e con l'annuncio del nuovo Pepp, la sensazione è che Lagarde abbia voluto far suo il "whatever it takes" di Mario Draghi, vista l'eccezionalità del momento.

Dopo l'iniziale muro che sembrava essere stato alzato da Christine Lagarde, anche se da settimane la Borsa italiana bruciava miliardi di euro, lo ‘scudo' europeo anti-coronavirus è stato accolto positivamente in Italia sia dalla maggioranza che dall'opposizione. Eppure solo giovedì scorso Lagarde aveva creato scompiglio in Italia, spingendo anche il Quirinale a intervenire, dopo che durante la presentazione delle misure per contrastare l'emergenza sanitaria ed economica aveva scandito queste parole: "Non è compito della Bce chiudere gli spread".

Certo, il sospetto è che la Bce, dopo la grave latitanza delle scorse settimane, si sia attivata solo dopo le pressioni ricevute dalla Francia. Il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire ha chiesto espressamente alla Bce di fare il possibile per evitare una grave recessione provocata dal coronavirus: "Tutti gli strumenti disponibili devono essere utilizzati e devono essere utilizzati in modo rapido e massiccio", ha detto. Ieri lo spread Btp-Bund si è allargato fino a toccare 330 pb con tasso Btp schizzato al 3%, poi rientrato nel pomeriggio. Ma anche gli spread di altri paesi, come la stessa Francia o l'Olanda, hanno fatto registrare un allargamento.

"Finalmente, anche se in ritardo, la sveglia è suonata", è il parere del centrodestra. "Meglio tardi che mai. In questo mese la borsa italiana ha perso 350 miliardi di capitale ed è un problema per tutti, non solo per Agnelli. Vediamo se l'Europa si ricorda di esistere, perché in questo primo mese nessuno ha visto la solidarietà europea", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.

"Dopo averci fatto tracollare la borsa, la Bce e il suo presidente Lagarde cambiano idea e annunciano, con giorni e giorni di ritardo – ha detto Giorgia Meloni – quello che qualsiasi comune cittadino di buonsenso, e noi di Fratelli d'Italia tra questi, chiedeva fin dall'inizio dell'emergenza: un intervento monetario importante per evitare il tracollo dell'economia europea. Ben svegliati".

Il premier Giuseppe Conte è soddisfatto: "L'Europa batte un colpo! Forte, sonoro, adeguato alla gravità dell'emergenza sanitaria che stiamo affrontando e dello shock economico che ne consegue. Bene la BCE", ha scritto su Twitter.

"Con lo scudo da 750 miliardi di euro della Bce – ha sottolineato il leader del Pd Nicola Zingaretti – l'Europa difende le imprese e le famiglie. C'è tanta Italia in questa vittoria. Ora guardiamo con più speranza al futuro. Vinciamo la guerra al coronavirus e poi ripartiremo. Con un'Europa finalmente più unita e solidale".

Sulla stessa linea anche i pentastellati. "L'Europa ci dice che è viva e lotta insieme a noi. La strada è ancora lunga, la direzione è giusta", osserva il capo politico M5S, Vito Crimi. Plaude alla Bce anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che non rinuncia a bacchettare i populisti. "La Banca centrale europea ha finalmente preso la strada giusta. Un messaggio chiaro ai populisti: l'Europa non è il nostro problema, l'Europa è parte della soluzione. Ora affrontiamo l'emergenza sanitaria e quella industriale. Tutti insieme", ha scritto l'ex presidente del Consiglio su Fb. Per i capigruppo di Leu, Loredana De Petris e Federico Fornaro "le misure straordinarie, ancorché tardive, varate nella notte dalla Bce per l'emergenza Coronavirus, grazie alla forte pressione del presidente Conte e del ministro Gualtieri, devono poter mettere l'Italia nelle condizioni di poter finanziare altre misure indispensabili per il Paese nel segno dell'equità".

Secondo l'economista Lorenzo Codogno il bazooka della Bce è un ottimo punto di partenza, ma adesso servirebbe "un'azione fiscale più coordinata attraverso l'intervento del Mes", il Meccanismo europeo di stabilità che ha una capacità inutilizzata di 410 miliardi di euro, pari al 3,5% del Pil della zona euro, che "può effettivamente fornire il finanziamento aggiuntivo con condizionalità legata alla natura temporanea della spesa pubblica e alla diffusione di Covid-19 e renderlo disponibile a tutti i Paesi (vale a dire evitare qualsiasi stigmatizzazione). Diventerebbe una sorta di capacità fiscale ai fini della stabilizzazione senza un budget europeo formale".

Sassoli: "Possibile mobilitare 500 miliardi dal Mes"

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in una dichiarazione a seguito della decisione presa dalla Banca centrale europea di istituire il piano di emergenza da 750 miliardi di euro per affrontare l'emergenza coronavirus, ha dichiarato: "La decisione della scorsa notte della Bce di rendere disponibili 750 miliardi di euro si aggiunge all'indirizzo del Pe, alle misure della Commissione, a quelle degli Stati, alle iniziative che potranno esserci ancora, come quella di mobilitare altri 500 miliardi dal Fondo salva stati, il cosiddetto Mes".

"Parliamo di un intervento che, globalmente, sfiora i 2000 miliardi di euro –  ha aggiunto -. La più grande dimostrazione di potenza della solidarietà europea mai vista prima di ora. (Più forte di un Piano Marshall, il programma che ci aiutò ad uscire dalle rovine della seconda guerra mondiale)".

Soldi che "ci aiuteranno a limitare gli effetti del Covid19, e sosterranno anche la ricerca nell'individuazione di un vaccino efficace – ha spiegato il presidente del Parlamento Ue -. Saranno risorse utili a proteggere la nostra economia e il nostro modello di protezione sociale, aiutando il lavoro, le imprese, le famiglie a non essere lasciati soli ad affrontare questa stagione così difficile. In questa fase si tratta di soldi utili alle nostre strutture sanitarie, ai medici e al personale che con grande passione e generosità sono impegnati a salvare la vita di tanti cittadini. L'Unione non può consentire che nessuno resti solo, che nessuno di voi sia lasciato solo".

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