Arriva decreto per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: dallo stop alle bollette al lavoro agile
Il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare, questa sera, il ‘Decreto-legge recante misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19’. Si tratta, in sostanza, del primo decreto contenente le misure economiche urgenti messe in campo dal governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, andando oltre l’aspetto strettamente sanitario. Il decreto conta 26 articoli ed è diviso in tre capi: il primo riguardante la sospensione dei termini e dei versamenti, il secondo contenente misure in materia di lavoro e il terzo che ricomprende al suo interno tutte le altre misure urgenti. Andiamo a vedere cosa prevede il provvedimento che verrà varato questa sera e la cui bozza è stata visionata da Fanpage.it.
Decreto Coronavirus, tutte le proroghe
La prima parte del provvedimento riguarda tutte le proroghe alle scadenze che devono essere affrontate dai cittadini residenti nelle zone rosse e negli 11 comuni coinvolti dal primo decreto governativo. Si parte con la proroga per i termini entro cui presentare la dichiarazione 730 precompilata. Prevista anche la sospensione dei carichi affidati all’agente della riscossione: le cartelle di pagamento, dunque, vengono sospese così come la scadenza della rottamazione ter prevista per il 28 febbraio: la rata verrà poi saldata entro il 31 maggio. Altro stop è quello ai pagamenti delle utenze di energia, acqua e gas. Niente bollette, quindi, fino al 30 aprile. Poi sarà l’Arera a disciplinare le modalità di rateizzazione delle fatture sospese. Sospensione anche per i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dei premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza tra il 23 febbraio e il 30 aprile. Si riparte, comunque, dal primo maggio con la possibilità di una rateizzazione fino a cinque rate mensili. Infine, sospensione anche per il pagamento delle rate dei mutui agevolati in scadenza entro il 31 dicembre.
Coronavirus, le misure per il mondo del lavoro
Il decreto prevede anche alcune misure riguardanti il mondo del lavoro e il sostegno ai lavoratori e alle imprese dei comuni della zona rossa. Si parte dai periodi di cassa integrazione salariale ordinaria e dall’assegno ordinario che non verranno conteggiati, in questi mesi, nel monte ore complessive. Per quanto riguarda gli autonomi e le partite Iva, si introduce un’indennità mensile di 500 euro, per un massimo di tre mesi, “parametrata all’effettivo periodo di sospensione dell’attività”. Si tratta di una cifra che “non concorre alla formazione del reddito”. I lavoratori autonomi interessati, secondo le stime contenute nella relazione tecnica, sono 5.776.
Le altre misure economiche nel decreto Coronavirus
Il decreto prevede anche altre misure, a partire dal sostegno alle piccole e medie imprese, concesso per 12 mesi con stanziamenti economici. Ancora, altre misure vengono prese per contrastare gli effetti economici negativi del Coronavirus, potenziando gli strumenti a sostegno delle imprese esportatrici. Viene prorogata la scadenza delle tessere sanitarie che sarebbero in scadenza entro il 30 giugno 2020. Un altro provvedimento riguarda il lavoro agile nel settore pubblico: per agevolarlo le convenzioni per la fornitura di computer portatili e tablet possono essere incrementate fino al 50% del loro valore. Ancora, in caso di assenze per malattie entra in campo la norma salva-stipendi, con cui non viene prevista alcuna decurtazione per la parte relativa al trattamento accessorio: le malattie per Coronavirus verranno valutate come periodi di ricovero ospedaliero.
Altra norma riguarda il corso di formazione specifica in medicina generale del triennio 2019-2022: si potrà consentire di prendere parte ai corsi anche ai laureati in medicina che non possono sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione che era previsto per il 28 febbraio, ma è stato rinviato. Si prevede anche l’estensione della Carta della Famiglia per le famiglie residenti nella zona rossa anche per i nuclei con un solo figlio a carico (finora valeva solo per chi ha almeno tre figli). Infine, una norma riguarda la profilassi per le forze di polizia, le forze armate e vigili del fuoco che hanno a che fare con operazioni connesse all’emergenza Coronavirus, con una serie di misure precauzionali per tutelare la salute del personale.