Contributo a fondo perduto alternativo, via a domande per ottenere gli aiuti: chi può accede e come
Al via le domande per il contributo a fondo perduto alternativo. Una doppia partenza, fissata a lunedì 5 luglio per il canale telematico attraverso la pagina ‘Fatture e corrispettivi’ sul sito dell’Agenzia delle Entrate, e a mercoledì 7 luglio per chi usa Entratel o Fisconline. Per presentare domanda e ricevere i contributi ci sarà tempo fino al 2 settembre, come stabilito dal provvedimento delle Entrate firmato dal direttore Ernesto Maria Ruffini. Vediamo come presentare domanda e chi può accedere ai fondi.
Come presentare domanda per gli aiuti a fondo perduto
La nuova domanda è più complessa perché, per adeguarsi agli obblighi Ue, bisogna compilare anche un’autocertificazione con la quale si assicura che con tutte le agevolazioni legate al Covid non siano stati superati i limiti previsti per gli aiuti. In particolare parliamo di 1,8 milioni di euro per le imprese, con un limite diverso per quelle agricole (225mila) e per pesca e acquacoltura (227mila). L’altro limite da rispettare è quello sui costi fissi delle imprese, per un massimo di 10 milioni di euro. Nel caso in cui venga dichiarato il falso si va incontro anche a rischi penali. Una volta redatta l’autocertificazione devono poi essere segnalati i dati per ogni singola misura contenuti nel quadro A: esenzioni Irap, contributi automatici previsti dal decreto Sostegni, altri aiuti non fiscali e non erariali. Nel caso in cui vengano superati questi limiti è possibile richiedere un importo inferiore a quello spettante, per non oltrepassare i tetti imposti, attraverso un apposito modello.
Chi può accedere al fondo perduto alternativo e come
Chi deve presentare domanda si trova di fronte a un modello composto di cinque pagine, complesso da compilare per contribuenti e professionisti. Può accedere al fondo perduto alternativo chi nel 2021 ha avuto ricavi o compensi non superiori ai 10 milioni di euro e ha registrato un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 di almeno il 30% rispetto al periodo 1 aprile 2019-31 marzo 2020. L’importo è legato alle fasce di ricavi o compensi e le percentuali variano in base all’ottenimento o meno del contributo automatico previsto dal decreto Sostegni bis. Si può scegliere se ricevere l’accredito sul conto corrente fornendo il proprio Iban o come credito d’imposta da spendere in compensazione nel modello F24.