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Continua la crisi delle Borse Europee, Piazza Affari in forte calo e lo spread Btp-Bund raggiunge un nuovo record negativo

Mentre l’Europa cerca di adottare contromisure adeguate per evitare rischi di contagio, ieri nuova giornata di perdite su tutti mercati finanziari. Oggi si attendono i risultati delle aste per i titoli di Stato dell’Eurozona.
A cura di Antonio Palma
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Mercato Finanziario

Non si placa la crisi dei mercati europei, dopo il venerdì nero della scorsa settimana, ieri è stata un’altra giornata di sofferenza per tutte le Borse europee. Piazza Affari è scesa di oltre quattro punti percentuali in compagnia di tutte gli altri mercati europei e non si placano neanche le scorribande degli speculatori finanziari. In salita anche lo spread Btp-Bund, che dopo aver battuto record su record arrivando a 300 punti, oggi e di nuovo in aumento e va oltre questa soglia.

Sembra non siano valse a niente le contromosse della Consob per contenere le vendite allo scoperto né le dichiarazioni della Merkel che ieri ha dato piena fiducia all’Italia e al Governo dopo aver avuto un colloquio telefonico con Berlusconi. “L'Italia deve mandare segnali urgenti" ha detto il cancelliere, sicura che la manovra finanziaria sia uno strumento adeguato per risollevarsi dalla crisi, se applicata con velocità e rigore. Il Cancelliere ha anche dichiarato che non vi è nessuna necessità per allargare all’Italia gli strumenti di salvataggio messi in piedi per aiutare la Grecia.

In realtà i provvedimenti e le promesse di Bruxelles non stanno ottenendo grandi risultati se la paura di un contagio della crisi finanziaria la fa ancora da padrone sui mercati internazionali. Ricordiamo, infatti, che oltre alla Grecia a rischio default vi sono anche il Portogallo e la Spagna con conseguenze catastrofiche per tutta l’area Euro. Anche i titoli dei Paesi iberici in questi giorni stanno subendo attacchi continui con spread che aumentano continuamente fino a sfiorare rendimenti del 7%, soglia oltre la quale gli analisti vedono un punto di non ritorno. Oltre alla sofferenza di tutti gli indici di Borsa europei anche per la Moneta unica è periodo di forte crisi, l’Euro trascinato dai ribassi borsistici è sceso ieri a 1,39 dollari, toccando il minimo degli ultimi mesi.

In realtà gli speculatori, che pure vi sono, si inseriscono in una crisi molto reale che vede protagonisti i grandi investitori che per paura o interesse stanno vendendo continuamente i loro pacchetti di titoli, accelerando così il rischio di crollo e di insolvenza degli Stati.

Intanto nella riunione dell’Eurogruppo di ieri sono stati decisi ulteriori interventi per frenare la crisi. Prima di tutto si sta studiando la possibilità di rendere più flessibile il fondo salva-Stati, allungando la durata dei prestiti e abbassando i tassi di interesse, come ha annunciato il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn. Un’altra buona notizia viene dal Fondo Monetario Internazionale che ha concesso l’ultima parte del prestito di assistenza finanziaria alla Grecia.

Oggi ulteriori analisi dei mercati possono arrivare dalle aste dei titoli di Stato nell'Eurozona soprattutto per capire come reagiranno gli investitori. Certo è che le contromisure devono essere rapide ed efficaci se non si vuole rischiare un vero collasso di tutta l’economia europea come ha ricordato ieri anche la Marcegaglia, provvedimenti che richiedono un’armonizzazione tra tutte le istituzioni, nazionali ed europee.

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