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Conte ribadisce: “Sul Mes la mia posizione non è mai cambiata e mai cambierà”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, commenta l’accordo trovato dall’Eurogruppo sul Mes: “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Governo non ha cambiato e non cambierà idea sul Mes, assicura il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Che attraverso Twitter ribadisce cosa pensa dell’accordo trovato ieri dall’Eurogruppo e soprattutto delle condizioni secondo cui sarà possibile applicare il meccanismo salva-Stati. “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà”, scrive il presidente del Consiglio su Twitter. Ribadendo quanto ripetuto questa mattina anche dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, secondo cui l’Italia non ricorrerà al Mes: l’accordo tra i ministri delle Finanze prevede, infatti, che ogni Stato possa decidere se applicarlo in caso di necessità.

Conte, inoltre, annuncia che tornerà a spiegare la sua posizione durante una conferenza stampa che si terrà più tardi e che potrebbe prevedere anche altri annunci, a partire dal prolungamento del lockdown in tutto il Paese oltre il 13 aprile. “Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”.

Sul Mes questa mattina si sono alzate le prime voci critiche da parte del Movimento 5 Stelle, che fa parte della maggioranza di governo che sostiene Conte. “Noi non accettiamo il Mes perché in ogni caso le condizioni ci saranno”, afferma il reggente pentastellato Vito Crimi. “Il testo dice di no, ma il trattato dice di sì. Noi lo riteniamo uno strumento non idoneo e molto pericoloso non adesso, ma le conseguenze saranno pagate nel futuro”, sostiene Crimi. La pensa allo stesso modo anche l’eurodeputato M5s Piernicola Pedicini, che parla di uno “strumento diabolico, voluto dalla vecchia Europa e votato dai vecchi partiti. Al governo adesso c'è il Movimento 5 Stelle, quindi Matteo Salvini e Giorgia Meloni possono stare tranquilli e smettere di diffondere panico. Non attiveremo mai il Mes perché non è così che si risponde alla crisi, la solidarietà europea deve essere altra. Usiamo piuttosto la potenza di fuoco della Bce, che deve rendere illimitati e senza condizioni i suoi acquisti, per sostenere cittadini e imprese”.

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