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Confindustria, Bonomi: “Governo si confronti con le parti sociali o la crisi sarà irreversibile”

“Stiamo vivendo giorni decisivi, o tra governo e parti sociali ci confrontiamo, ci ascoltiamo e lavoriamo tutti uniti a un Grande Patto per l’Italia, oppure entriamo in una crisi drammatica, dalla quale rischiamo di non uscire più”: così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, attacca il governo e avverte sulla gravità della crisi economica.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, lancia l'allarme per l'autunno, ormai alle porte, e attacca il governo. Sulle misure anti-crisi messe in campo, di cui però mancano i decreti attuativi; sul piano di riforme da presentare all'Unione europea, di cui ancora non si sa nulla; sui numeri dell'emergenza sanitaria in aumento; sulle scuole che dovrebbero riaprire tra poche settimane, ma su cui permangono diversi dubbi in merito alle modalità del rientro in classe. E avverte sulla crisi occupazionale, che il governo non starebbe affrontando: "Un milione di posti di lavoro bruciati resta un numero purtroppo molto credibile. E ora vedo che anche Banca d’Italia e Istat si stanno avvicinando alla nostra previsione. Il governo non ha una visione sul “dopo”, la riorganizzazione delle filiere del valore non c’è stata, il mercato è pietrificato. Il rischio di un’emorragia è serio", afferma in un'intervista con La Stampa.

Bonomi afferma di non vedere nelle autorità piena consapevolezza del momento che il Paese sta attraversando, definito tra i più difficili dal dopoguerra. "Noi chiediamo alla politica, a tutta la politica, di mettersi in fase con la drammaticità del momento, di ricollegarsi ai bisogni del Paese. Chiediamo di smetterla con il cinema degli ultimi mesi. Avremmo dovuto usare l’estate per fare i compiti a casa, cogliendo la grande occasione del Recovery Fund, e non l’abbiamo fatto. Il piano Colao è un lontano ricordo, gli Stati generali pure", accusa.

Secondo il presidente di Confindustria, per uscire dallo stallo c'è bisogno di un Patto per l'Italia. "Stiamo vivendo giorni decisivi, o tra governo e parti sociali ci confrontiamo, ci ascoltiamo e lavoriamo tutti uniti a un Grande Patto per l’Italia, oppure entriamo in una crisi drammatica, dalla quale rischiamo di non uscire più", avverte Bonomi, spiegando che questo Patto dovrà ruotare attorno a tre punti essenziali. Per prima cosa un piano di riforme strutturali, che devono essere finanziate con i fondi in arrivo da Bruxelles. In secondo luogo, serve un piano di politica industriale di mercato, afferma il numero uno di Confindustria, "rinunciando a ogni disegno statalista che alla fine serve solo a ridistribuire potere e poltrone". E infine, terzo punto, è necessaria un'operazione fiducia sulle imprese. Concludendo, Bonomi torna ad attaccare la politica, affermando come le sue misure stiano producendo degli effetti economici peggiori di quelli generati dalla crisi che la pandemia ha innescato.

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