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Confcommercio: i consumi degli italiani ai livelli di 15 anni fa (VIDEO)

Le famiglie italiane spendono sempre meno e nel 2012 i livelli dei consumi sono pari a quelli del 1998, è l’allarme lanciato da Confcommercio che imputa al governo misure troppo pesanti che portano alla recessione.
A cura di Antonio Palma
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Confcommercio: i consumi degli italiani ai livelli di 15 anni fa

I consumi degli italiani per il 2012 sono tornati indietro ai livelli del 1998, a rivelarlo oggi il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nella sua relazione davanti all'assemblea annuale della confederazione dei commercianti. Sangalli ha avvertito come ormai anche le statistiche sui consumi confermano che le famiglie italiane sono sempre più povere e spendono sempre di meno visto che il Pil procapite nel 2012 torna ai livelli del 1999. La colpa per il leader di Confcommercio è da addebitare in gran parte alle misure correttive del Governo sui conti pubblici che ha scatenato una spirale recessiva pesante per il Paese.

Il Pil pro capite in discesa – "Stando alle valutazioni d'impatto cifrate dal Programma di Stabilità, le manovre correttive determineranno tra il 2012 ed il 2014, una riduzione cumulata del prodotto interno del 2,6%" ha ricordato Sangalli, accusando l'Esecutivo di aver aggravato la situazione già preoccupante a causa della congiuntura economica mondiale. E' questa una fotografia di un'Italia sempre più povera che oltre a risparmiare meno spende anche meno, con conseguenti fallimenti e chiusure di imprese che a loro volta fanno impennare la disoccupazione.

Misure per la crescita e l'occupazione – "Una Caporetto di famiglie e imprese" la definisce Sangalli, che nel ricordare i nuovi aumenti del'Iva avverte che le previsioni parlano di un effetto reale sui consumi di circa 38 miliardi in meno tra il 2011 e il 2014. Per questo Sangalli ha chiesto al governo di portare al più presto a Bruxelles la questione della necessaria  integrazione tra la disciplina fiscale e la crescita economica e occupazionale  in quanto "il bollettino di guerra della recessione" è tragico, ed "è una guerra che miete le sue vittime".

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