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Con la manovra arriva l’assegno unico per le famiglie con figli: a chi spetta e in cosa consiste

La legge di Bilancio ha stanziato 3 miliardi di euro, per il 2021, per l’assegno unico, la misura che tiene insieme tutti i bonus e gli incentivi per le famiglie con figli al di sotto dei 21 anni. L’assegno verrà erogato a partire dal primo luglio: vediamo a chi spetta e quale potrebbe essere l’importo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Con la legge di Bilancio l’assegno unico per le famiglie con figli si avvicina. La manovra,approvata alla Camerae ora all’esame lampo del Senato, prevede uno stanziamento da 3 miliardi per l’assegno universale, destinato ai genitori con figli sotto i 21 anni. L’assegno terrà insieme una serie di sgravi fiscali attualmente previsti per le famiglie con figli, con un contributo per i nuclei con uno o più figli a carico fino al compimento del 21esimo anno di età. È anche prevista una maggiorazione per le famiglie con più di due figli o con figli con disabilità. La quota fissa dell’assegno dovrebbe essere tra i 200 e i 250 euro, ma in più c’è da considerare una parte variabile calcolata sulla base dell’Isee familiare.

Fino all’entrata in vigore dell’assegno unico, prevista per il primo luglio, sarà intanto possibile usufruire del bonus asilo nido fino al 30 giugno. Intanto la manovra ha previsto uno stanziamento di 3 miliardi per l’assegno universale, che diventeranno 5 o 6 nel 2022. La nuova misura, comunque, comprenderà tutte le attuali detrazioni fiscali e gli assegni, diventando un bonus unico al posto di diverse singole detrazioni o incentivi.

L’assegno viene percepito dal settimo mese di gravidanza per ogni figlio a carico e fino al compimento dei 21 anni. Ad ora, secondo i calcoli basati sui dati Istat, sarebbero circa 12,5 milioni di bambini e ragazzi a poterne beneficiare, di cui oltre 10 milioni di minori. Prima, però, che l’assegno unico venga realmente messo in campo mancano alcuni passaggi. Formali e sostanziali. In primis manca la legge delega che è ancora ferma al Senato, dopo l’approvazione di luglio alla Camera. A Palazzo Madama, comunque, il provvedimento non dovrebbe subire modifiche. Poi c’è un altro passaggio, che potrebbe invece cambiare qualcosa anche dal punto di vista sostanziale. Si attende, infatti, il decreto attuativo, che potrebbe arrivare in primavera. Conterrà le simulazioni e la quantificazione dell’assegno: solo in quel momento, quindi, si potranno conoscere le cifre che verranno erogate a ogni famiglia con figli a carico.

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