Classifica dei compensi d’oro: nel 2012 hanno guadagnato di più i manager di Fiat e gli ex di Generali
Sarà pur facile accendere gli animi in tempo di crisi, ma è pur vero che è stato il Ministero dell'economia, e non lo strillone di turno, ad evidenziare circa una settimana fa il solco sempre più ampio delle diseguaglianze sociali in Italia. In questi giorni le società quotate in borsa stanno pubblicando la bozza del bilancio del 2012 e tra i diversi numeri spuntano i compensi ai dirigenti delle più grandi società operanti in Italia. I dati, raccolti dal Corriere della sera, prendono in considerazione prima di tutto il semplice compenso, quello composto di un fisso periodicamente trasferito sul conto del beneficiario. Bisognerebbe tuttavia aggiungere i benefici che, addizionandosi allo stipendio, possono più che raddoppiare il compenso del top manager; ma la selva di stock option ed oneri figurativi diventerebbe davvero troppo oscura. Va ricordato inoltre che la classifica è provvisoria anche per la parzialità delle bozze di bilancio finora pubblicate: le società per azioni rientranti nella top 20 italiana, in base alla propria capitalizzazione a Piazza Affari, hanno già reso noti i propri numeri, ma non è da escludersi che compensi d'oro non possano trovarsi anche in società "minori". Premesso ciò, ecco la classifica:
- Giovanni Perissinotto (ex ad Generali): 11.592.000 euro annui (ma oltre 10milioni costituiscono l'indennità di fine rapporto)
- Sergio Marchionne (ad Fiat e Presidente Fiat Industrial): 7.387.3
- Luca Cordero di Montezemolo (Presidente Ferrari, amministratore Fiat): 5.534.000
- Sergio Bablinot (ex ad Generali): 4.267.000 (di cui 790.000 per indennità di fine rapporto)
- Enrico Cucchiani (ad Intesa San Paolo): 3.000.000
- Francesco Bernabè (Presidente Telecom): 2.968.000
- Renato Pagliaro (Presidente Mediobanca): 2.596.000
- Alberto Nagel (ad Mediobanca): 2.469.000
- Mario Greco (ad Generali): 1.841.000
- Carlo Malacarne (ad Snam): 1.624.000
- Valerio Battista (ad Prysmian): 1.574.000
- Victor Massiah (consigliere delegato Ubi banca): 1.505.000
- John Elkan (Presidente Fiat): 1.463.400
- Robert Kunze-Concewitz (ad Campari): 1.392.000
- Marco Patuano (ad Telecom): 1.320.000
- Giovanni Bazoli (Presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo): 1.080.000
- Andrea Beltratti (Presidente del Consiglio di gestione di Intesa San Paolo): 1.080.000
- Luca Garavoglia (Presidente Campari): 1.068.000
- Stefano Saccardi (ad Campari): 1.034.000
- Paolo Marchesini (ad Campari): 1.025.000
- Gabriele Galateri di Genola (Presidente Generali): 965.554
- Emilio Zanetti (Presidente del Consiuglio di gestione di Ubi banca): 650.000.