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Superbonus 110, le ultime notizie

Come funziona il Superbonus 110% e quali sono i lavori ammessi

Il Superbonus 110% è una misura di incentivazione introdotta dal Decreto Legge Rilancio e che permette ai cittadini di effettuare lavori di ristrutturazione a costo zero. Comprende due tipi di misure: il Super Ecobonus, che incentiva i lavori di efficientamento energetico, e il Super Sismabonus, che agevola quelli di adeguamento antisismico. Si potrà quindi godere di una detrazione del 110% sulle spese sostenute per queste tipologie di interventi. Andiamo a vedere quali sono le scadenze, le condizioni e le modalità per ottenere il Superbonus .
A cura di Daniela Brucalossi
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Insieme alle misure introdotte per arginare l’emergenza Coronavirus, il Decreto Legge Rilancio di maggio 2020 ha dato il via al Superbonus 110%, un incentivo che consente al cittadino di rendere più efficiente e sicura la propria abitazione anche a costo zero. Come si legge sul sito del governo, questa misura si divide in due tipi di interventi: il Super Ecobonus incentiva i lavori di efficientamento energetico, come la sostituzione di impianti termici con impianti centralizzati, e il Super Sismabonus agevola quelli di adeguamento antisismico. L’incentivo quindi consiste in una detrazione del 110% sulle spese sostenute per queste tipologie di interventi. Questa potrà essere utilizzata in compensazione in cinque quote annuali di uguale importo. I decreti attuativi del Mise emanati ad agosto 2020 spiegano nel dettaglio quali sono i requisiti tecnici e le asseverazioni per accedere alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.
Inizialmente, il Decreto Rilancio prevedeva che l’agevolazione scadesse il 31 dicembre 2021. Un emendamento della Legge di Bilancio 2021, invece, lo ha prorogato fino al 31 dicembre 2022, con alcune differenze in base alla tipologia di abitazione.  In base alle linee guida dell'Agenzia delle Entrate, vi potranno beneficiare fino alla fine del 2022 i condomini che entro il 30 giugno 2022 abbiamo completato almeno il 60% dei lavori. Gli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) potranno, invece, estendere il limite temporale entro il quale è possibile detrarre le spese fino al 30 giugno 2023, qualora i lavori siano stati completati al 60% allo scadere del 2022. C’è un limite più stringente, invece, per le abitazioni unifamiliari e quelle con accesso autonomo: hanno tempo fino al 30 giugno 2022 per chiudere i lavori. Ma andiamo a esaminare più nel dettaglio in che modo si può ottenere il Superbonus e quali sono i lavori principali ammessi, ovvero quelli chiamati trainanti.

Cos’è e come funziona il Superbonus 110%

Il Superbonus è una detrazione al 110% per la ristrutturazione degli immobili secondo alcuni criteri precisi: l'efficientamento energetico e l'adeguamento antisismico. Se si vogliono effettuare dei lavori di ristrutturazione di questo tipo sulla propria abitazione per un importo, ad esempio, di 1.000 euro, nella dichiarazione dei redditi si avrà una detrazione del costo dei lavori pari a 1.100 euro. Questa potrà essere utilizzata in compensazione in cinque quote annuali di uguale importo. Oppure si potrà ricevere uno sconto del 100% sul costo dei lavori da parte del'impresa di ristrutturazione, che recupererà il contributo anticipato sotto forma di credito d'imposta.

Quali interventi si possono realizzare con il Super Ecobonus

Gli interventi su cui si può applicare il Super Ecobonus sono di due tipi: quelli trainanti, che riguardano l'efficientamento energetico su involucro ed impianto e riduzione del rischio sismico, e quelli trainati, che devono essere realizzati obbligatoriamente insieme a quelli trainanti. Tra i lavori trainanti sono inclusi:

  • gli interventi di isolamento termico delle superfici (pareti, coperture, pavimenti). In questo caso si ricorre a soluzioni tecnologiche e costruttive tali per ridurre al minimo la perdita di calore verso l'esterno durante l'inverno e l'ingresso del calore durante l'estate. Un esempio è l'isolamento termico del tetto (coibentazione). La detrazione 110% può essere applicata per una spesa massima di 40mila euro per ogni unità immobiliare che compone l'edificio. Se l'edificio ha più di otto unità il tetto massimo scende a 30mila euro. Per quanto riguarda invece le abitazioni unifamiliari la spesa massima è di 50mila euro.
  • gli interventi condominiali per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale già esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. La spesa massima per beneficiare del Superbonus è di 20mila euro per ogni unità immobiliare presente nell'edificio. Se le unità sono più di 8 il tetto massimo per ognuna è di 15mila euro.
  • gli interventi su edifici singoli per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale già esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. La spesa massima per usufruire della detrazione è di 30mila euro.

Vediamo invece quali possono essere gli interventi trainati detraibili:

  • altri lavori di riqualificazione energetica
  • l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Il tetto massimo di spesa è di 2mila euro per gli edifici unifamiliari, di 1.500 euro per gli edifici plurifamiliari o i condomini che installino un numero massimo di otto colonnine e di 1.200 euro per gli edifici plurifamiliari o i condomini che installino più di otto colonnine. Ci deve essere però una sola colonnina di ricarica per unità immobiliare
  • l'installazione di impianti fotovoltaici
  • interventi per l'eliminazione delle barriere architettoniche, come gli ascensori, e l'installazione di strumenti tecnologici per favorire la mobilità delle persone portatrici di gravi handicap o persone con più di 65 anni.

Quali interventi si possono realizzare con il Super Sismabonus

Andiamo a esaminare quali sono i lavori di ristrutturazione su cui si può applicare il Super Sismabonus:

  • interventi per la messa in sicurezza statica degli edifici ubicati nelle zone sismiche ad alta pericolosità, specialmente sulle loro parti strutturali. Gli interventi realizzati sulle parti strutturali degli edifici devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari
  • interventi di riduzione del rischio sismico che determinino il passaggio a una o due classi di rischio inferiori, anche mediante la demolizione e la ricostruzione di interi edifici

I requisiti necessari per ottenere il Superbonus e chi può beneficiarne

Ecco i soggetti che possono usufruire del Superbonus 110%:

  • i condomini
  • le persone fisiche ma non su immobili compresi nei beni della propria azienda o che siano strumentali all’esercizio dell’attività professionale
  • gli Istituti autonomi case popolari (IACP) o altri enti aventi le stesse finalità
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa. In queste strutture gli alloggi vengono assegnati ai soci con contratto di godimento, senza il trasferimento della proprietà, che rimane in capo alla cooperativa
  • le Onlus, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale
  • le associazioni e società sportive dilettantistiche ma solo per lavori destinati alle parti di immobili adibiti a spogliatoi

Tuttavia, per beneficiare del Superbonus bisogna attenersi a dei requisiti ben precisi. Per quanto riguarda il Super Ecobonus, gli interventi devono obbligatoriamente assicurare il miglioramento di almeno due classi energentiche (questa operazione è eseguibile anche congiuntamente ad altri lavori di efficientamento energetico). Per quanto concerne invece il Super Sismabonus, l'abitazione su cui si eseguono i lavori deve trovarsi all'interno delle zone sismiche uno, due o tre e, a seguito degli interventi, deve avvenire un miglioramento di almeno una classe di rischio sismico dell'edificio.

Come si ottiene la detrazione: certificazioni e documenti necessari

Per ottenere il Superbonus 100% sono necessari vari passaggi. Innanzitutto, bisogna pagare l'impresa che ha realizzato i lavori tramite bonifico bancario o postale con causale del versamento, indicando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva del destinatario del bonifico. Poi è necessario depositare in Comune, se richiesto dall'amministrazione, la relazione tecnica dell'intervento. Un passaggio fondamentale è l'acquisizione dell'Attestato di Prestazione Energetica (APE) pre e post lavori. Per ottenerlo è sufficiente rivolgersi a un ente competente estraneo alla proprietà, alla progettazione o alla realizzazione dell'immobile. Successicamente, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, bisognerà trasmettere in via telematica a ENEA (l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) i dati per la compilazione della scheda descrittiva, ricavabili dall'APE, e quelli per la scheda informativa dell'intervento, quindi le informazioni anagrafiche dell'immobile, dei beneficiari e l'ammontare dei costi sostenuti.

Superbonus 110%: esempi pratici sui lavori e detrazioni

Vediamo alcuni esempi pratici di situazioni che potrebbero verificarsi in caso di interventi su un immobile. Se l'inquilino di un condominio sprovvisto di un sistema centralizzato di riscaldamento volesse sostituire la caldaia, potrebbe beneficiare del Superbonus solo nel caso in cui il nuovo apparecchio rispettasse i requisiti richiesti dal Decreto Rilancio. In questo modo, su una spesa di 8mila euro, otterrebbe una detrazione di 8.800 euro (110%), da utilizzare in 5 anni in quote annuali da 1.760.
Se invece il proprietario di un appartamento in un condominio in città e di due case di vacanza volesse eseguire dei lavori di ristrutturazione beneficiando del Superbonus, potrebbe eseguire gli interventi di efficientamento energetico solo su due delle tre unità immobiliari. Mentre potrebbe eseguire degli interventi antisismici (e beneficiare del Super Sismabonus) su tutte e tre le unità abitative se queste si trovassero nelle zone una, due o tre.

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