Sospensione del mutuo a causa del Coronavirus: chi può richiederlo e come fare

Il decreto Cura Italia aveva già previsto la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per le persone in difficoltà economiche a causa dell'emergenza coronavirus. Il governo, stanziando 25 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese, aveva attuato il Fondo di solidarietà mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini, istituito dalla legge di Bilancio del 2008. Ora, con il decreto Liquidità, si specifica che la possibilità di bloccare le rate è estesa anche ai lavoratori autonomi.

All'articolo 12 del decreto Liquidità infatti si legge che quanto già stabilito in merito al Fondo Gasparrini valga anche:

1. Per lavoratori autonomi, ai sensi dell'articolo 54, comma 1, lettera a), del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, si intendono i soggetti di cui all'articolo 27, comma 1, del medesimo decreto-legge n. 18 del 2020
2. Per un periodo di nove mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, in deroga alla disciplina vigente, l'accesso ai benefici del Fondo di cui all'articolo 2, commi 475 e seguenti della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e' ammesso anche nell'ipotesi di mutui in ammortamento da meno di un anno. 

Estesa la platea di beneficiari

La platea dei potenziali beneficiari, si specifica ulteriormente nel sito del Mef, viene allargata fino a comprendere sia i lavoratori dipendenti che hanno subito una sospensione o una riduzione dell'orario di lavoro, sia gli autonomi e i professionisti che abbiano registrato un calo del fatturato superiore al 33%. Il Mef, con l'approvazione del decreto Liquidità, ha aggiornato il modulo da compilare (anche online) per richiedere la sospensione del mutuo.

Per quanto riguarda la prima categoria, si precisa che la diminuzione dell'orario di lavoro deve riguardare un periodo di almeno 30 giorni. In merito invece agli autonomi la sospensione è valida per un periodo di nove mesi dall'entrata in vigore del dl 18/2020. Lo stop comprende artigiani e commercianti che abbiano registrato nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020 "una riduzione del fatturato superiore al 33% rispetto a quanto fatturato nell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività, operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus". Inoltre, viene sottolineato che l'accesso al Fondo è possibile anche per mutui contratti da meno di un anno.

I parametri sulla difficoltà economica

Rimangono valide le casistiche di difficoltà temporanea già contemplate per accedere al Fondo. Tra queste, la cessazione del rapporto di lavoro subordinato (a meno che non si tratta di una risoluzione consensuale o per limiti di età e diritto a pensione, di un licenziamento per giusta causa o delle dimissioni da parte del lavoratore), la cessazione dei rapporti di lavoro atipici (sempre considerando le eccezioni di risoluzione consensuale, licenziamento per giusta causa e dimissioni da parte del lavoratore) e infine il decesso o il riconoscimento di un grave handicap al titolare del mutuo (ovvero di invalidità non inferiore all'80%).

Come fare domanda

"Per ottenere la sospensione del mutuo, il cittadino in possesso dei requisiti previsti per l’accesso al Fondo deve presentare la domanda alla banca che ha concesso il mutuo e che è tenuta a sospenderlo", si legge sempre nel sito del Mef. Va quindi compilato e consegnato alla propria banca il modulo di richiesta della sospensione del mutuo. Infine, "fino al termine dell’emergenza Covid-19, per l’accesso al Fondo non sarà richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e sarà possibile farne richiesta anche per coloro che hanno in passato già beneficiato della sospensione del mutuo purché abbiamo regolarmente pagato le rate degli ultimi 3 mesi".