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Cgil avverte: solo tra 63 anni torneremo al livello di occupazione del 2007

Se non si cambia paradigma di crescita, avverte il sindacato, l’occupazione eguaglierà quella del 2007 soltanto nel 2076.
A cura di Redazione
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Tra le varie possibilità c'è anche quella, nerissima, teorizzata dalla Cgil. Lo studio di Riccardo Sanna, dell'Ufficio economico della Cgil, parte dai dati dei maggiori istituti statistici e punta a dimostrare la necessità di proporre una crescita incentrata sul lavoro. Se le previsioni dell'Istat sono giuste, si riflette nello studio del sindacato, la ripresa comincerà nel 2014 con un Pil timidamente in positivo del +0,7%. Se questa crescita dovesse ripetersi anche negli anni successivi, sarebbero necessari ben 13 anni da oggi per recuperare i 112 miliardi persi dall'Italia dal 2007 al 2013. Nel 2026 recupereremmo il Pil del 2007. Tempi ben più lunghi per arrivare al livello di occupazione del 2007, per il quale dovremmo attendere il 2076, ovvero 63 anni. La produttività verrebbe recuperata in quattro anni (2017), mentre il livello degli investimenti in undici anni (nel 2024). Con i salari netti che ogni anno sono in negativo (-0,4%) più dei lordi (-0.1%) non si recupererà mai, secondo lo studio di Riccardo Sanna, il livello dei salari reali pre-crisi: "In confronto con l'inflazione effettiva, cioè il deflatore dei consumi, la variazione è negativa nel 2014″. Dati allarmanti che secondo la Cgil impongono un cambio di paradigma: partire dal lavoro per produrre crescita".

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