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Cashback fiscale, rimborso immediato del 19% sulle spese mediche senza 730

Nel testo della Delega fiscale, dopo l’accordo in maggioranza, è stato definito il rimborso sul conto corrente delle detrazioni per acquisti tracciabili, a partire da quelli medico-sanitari.
A cura di Giacomo Andreoli
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Il nuovo cashback fiscale prende forma. Nel testo della Delega fiscale, dopo l'accordo in maggioranza di due giorni fa, è stato definito il rimborso sul conto corrente delle detrazioni per acquisti tracciabili, a partire da quelli medico-sanitari. La novità non arriverà subito, perché la delega è ancora all'esame della commissione Finanze della Camera, in vista dell'approdo in aula del prossimo 20 giugno. A quel punto servirà il via libera sia di Montecitorio che di Palazzo Madama, ma Draghi spinge per fare in fretta ed arrivare a un via libera di tutto il Parlamento entro l'estate.

Con il nuovo cashback non si dovrà più aspettare di fare il 730 per scaricare il 19% della spesa per visite mediche o medicinali. Le detrazioni, infatti, diventeranno "rimborsi erogati direttamente tramite piattaforme telematiche". Quindi, invece di inserire le varie spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi, per poi attendere l'accredito da parte dell'Agenzia delle Entrate, si avrebbe un immediato rimborso direttamente sul conto corrente.

Il meccanismo funzionerebbe così: il contribuente dirà al venditore di voler chiedere il cashback e la cosa sarà riportata sullo scontrino telematico o sulla fattura elettronica. A quel punto il venditore dovrà comunicare all'anagrafe tributaria della volontà da parte della persona di aderire a questa formula. Il rimborso dovrebbe essere immediato e notificato tramite l'App Io, a cui la persona deve essere registrata e a cui deve aver fornito il proprio Iban.

Un modo per semplificare la giungla dei rimborsi, quindi, ma che richiede uno specifico intervento dell'esecutivo sulle spese fiscali (le cosiddette "tax expenditures"), rivedendo esenzioni, crediti, differimenti, esclusioni fiscali e aliquote preferenziali. In ogni caso se il contribuente preferisce attendere la dichiarazione dei redditi potrà continuare a farlo, basterà non comunicare al venditore di voler aderire al cashback. Quest'ultimo rimarrà quindi uno strumento opzionale.

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