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Cartelle esattoriali, governo pensa a mini-sanatoria per salvare chi ha saltato le rate

Il governo pensa di mettere in campo una mini-sanatoria per far rientrare nel meccanismo di rateizzazione i contribuenti che hanno un debito con il Fisco e hanno saltato alcune rate, perdendo così il beneficio. L’idea è quella di aiutare, in un complicato periodo economico, soprattutto chi ha più difficoltà a versare le rate dovute.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo pensa a una mini-sanatoria. Un meccanismo per permettere di far riprendere la rateizzazione dei debiti dei cittadini con il Fisco dopo essere decaduti. Non una sanatoria in senso stretto, come riporta il Messaggero citando fonti di governo. Ma una misura che ha l’obiettivo di far riprendere la rateizzazione ed evitare che chi aveva accesso ad essa e l’ha poi persa, debba pagare tutto il pregresso e chiedere, inoltre, una nuova rateizzazione. Il meccanismo andrebbe a impattare sull’attuale sistema di rateizzazione che riguarda sia il pagamento ordinario in 72 rate (per sei anni), che il piano straordinario che può arrivare fino a 120 rate (in 10 anni).

Il meccanismo della rateizzazione dei debiti

Il piano di rateizzazione straordinaria è previsto solamente in caso di grave e comprovata situazione di difficoltà economica. Ovvero quando l’importo della rata è superiore al 20%del reddito mensile del nucleo familiare, risultante dall’Isee. Il meccanismo, però, si blocca se il contribuente salta cinque rate (dal prossimo anno diventeranno dieci), anche se non consecutive. In questi casi riparte la procedura ordinaria, con tanto di sanzioni e interessi. In un periodo complicato per molte famiglie, come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid, il governo punta quindi ad aiutare chi è più in difficoltà.

La mini-sanatoria per far riprendere rateizzazione

L’idea è di immettere di nuovo nel meccanismo chi è decaduto. Anche perché la rateizzazione comporta una serie di vantaggi, a partire dalla possibilità di evitare azioni cautelari o esecutive. Per esempio, come ricorda ancora il Messaggero, con il pagamento della prima rata si evitano provvedimenti per il fermo di un’automobile, che così può continuare a circolare senza problemi. Inoltre, il governo pensa anche a un’altra misura per i contribuenti morosi, in vista della scadenza del 10 dicembre, riguardante la proroga dei versamenti per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter, al saldo e stralcio e per chi ha differito i versamenti della rottamazione bis. L’idea è di sospendere i versamenti previsti per questa data, ma l’impatto economico sarebbe rilevante e la decisione è quindi considerata particolarmente delicata.

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