Btp Valore 2024, i tassi di rendimento definitivi dopo la chiusura del collocamento di marzo
Oggi, venerdì 1 marzo, si è chiuso il collocamento dei Btp Valore 2024. Era possibile acquistare i titoli di Stato emessi dal ministero dell'Economia fino alle ore 13 di oggi. Da ora invece le vendite sono chiuse: è possibile acquistare i Btp Valore solo sul cosiddetto mercato secondario, comprandoli non più dallo Stato ma dagli altri acquirenti. Dopo la chiusura del collocamento dei Btp Valore, il ministero dell'Economia ha comunicato i tassi cedolari definitivi: 3,25% all'anno per i primi tre anni e 4% all'anno per gli ultimi tre anni. Confermati, quindi, i tassi già comunicati all'apertura delle vendite.
Nei quattro giorni di collocamento, i Btp Valore hanno raccolto 18,3 miliardi di euro. Una cifra superiore alle due emissioni precedenti avvenute nel 2023: a ottobre si era arrivati a 17,2 miliardi, mentre a giugno i titoli avevano raccolto 18,2 miliardi. Solo nella giornata di oggi, fino alle ore 13, sono arrivati 1,3 miliardi di euro.
I Btp Valore sono titoli di Stato, anche detti Buoni del tesoro pluriennali (Btp) che da quando vengono comprati hanno una scadenza di sei anni: sono validi dal 5 marzo 2024 al 5 marzo 2030. Si tratta sostanzialmente di un prestito fatto allo Stato, che in cambio paga regolarmente degli interessi. Nel corso di questi anni, infatti, chi ha comprato i Btp Valore otterrà delle cedole nominali pagate ogni tre mesi.
Il tasso di rendimento minimo era già stato fissato prima che partisse la vendita, ed era identico a quello definitivo: del 3,25% all'anno per i primi tre anni, e sale al 4% per gli ultimi tre anni. In più, per chi tiene il titolo per tutti i sei anni senza mai venderlo ad altri è previsto un premio fedeltà, che vale lo 0,7% del capitale investito.
Il taglio minimo acquistabile era di mille euro, mentre non c'era un tetto massimo. Durante il periodo di collocamento, il codice Isin dei Btp Valore era IT0005583478. Il titolo è rivolto agli utenti retail, cioè alle persone fisiche e i piccoli risparmiatori, non alle grandi aziende. Per questo, era possibile acquistarli anche dalle piattaforme di home banking, o andando alla propria filiale bancaria.