Btp Valore 2023, un economista spiega se conviene davvero e perché se ne parla tanto
Con l'emissione dei Btp Valore, dal 2 al 6 ottobre 2023, lo Stato italiano ha incassato oltre 16 miliardi di euro. Molti piccoli investitori hanno comprato il titolo, anche grazie alla forte promozione che c'è stata e agli incentivi previsti, dai tassi di rendimento crescenti al "premio di fedeltà" finale. Ugo Pomante, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari all'università di Roma Tor Vergata, ha spiegato a Fanpage.it il funzionamento di questi titoli, perché se n'è parlato così tanto e perché sono una forma di finanziamento che torna molto utile allo Stato.
Professore, partiamo dalle basi. Il Btp è un titolo che si può comprare sul mercato, in questo caso direttamente dallo Stato, che lo emette. Che caratteristiche ha?
Il Btp valore ha caratteristiche molto simili a quelle di un tradizionale Btp emesso dal Tesoro: è un titolo a tasso fisso, che quindi garantisce fino alla scadenza un rendimento pressoché certo. Ciò che differenzia il Btp valore dal tradizionale Btp è una diversa ‘struttura' delle cedole.
In che senso?
Il Btp Valore ha delle cedole trimestrali anziché semestrali, il cui tasso di rendimento aumenta negli anni, e in più prevede un piccolo premio di fedeltà pari allo 0,5% per chi dovesse mantenerlo fino alla sua naturale scadenza. È come una piccolissima cedola finale, che però va solo a chi compra il titolo subito, alla sua emissione, e lo detiene per tutti i cinque anni, fino al 10 ottobre 2028. Una scelta particolare: i titoli sono oggetto di continue compravendite sul cosiddetto mercato secondario, mentre questo premio di fedeltà incentiva a detenere il Btp Valore fino alla scadenza. In ogni caso, da un punto di vista strettamente finanziario, il Btp Valore è un Btp tradizionale con qualche ‘ornamento' . Non è un'innovazione finanziaria significativa.
Lo scopo dei Btp Valore qual è?
Lo scopo di qualsiasi titolo a tasso fisso: investire nell'unica forma di investimento che è in grado di garantire un rendimento pressoché certo. Chi compra un titolo a tasso fisso lo fa perché vuole avere un rendimento sostanzialmente certo, e considera il rendimento di quel titolo soddisfacente su quella determinata scadenza. Sa che non deve temere ‘sorprese' circa una forte variazione del rendimento incassato.
E lo Stato cosa ci guadagna?
Il Btp Valore è una delle tante forme con cui lo Stato raccoglie delle risorse, che servono poi nel concreto a finanziare il debito pubblico italiano. La peculiarità di questi Btp Valore è che in questa fase sono riservati agli investitori ‘privati', definiti retail. Non può partecipare, ad esempio, il gestore di un fondo d'investimento. Questo per lo Stato italiano ha un vantaggio relativo.
Perché?
Perché avere debito pubblico con titoli che sono nelle mani degli investitori italiani dà più tranquillità allo Stato. Se non altro perché l'investitore italiano è estremamente fedele a questo tipo di investimenti. Invece una grande banca d'affari internazionali se dovesse – per esempio – non avere più fiducia sul fatto che l'Italia sia in grado di fare fronte ai suoi impegni finanziari, potrebbe vendere grandi quantità di titoli. Questo normalmente non avviene con gli investitori italiani, soprattutto i piccoli investitori. Sicuramente è una forma di finanziamento del debito pubblico che rende il Tesoro più tranquillo.
Visto che le differenze non sono molte, perché si è parlato così tanto di Btp Valore?
Suppongo che ciò sia in buona parte dovuto ad una campagna di informazione in grande stile, per attrarre l'interesse da parte di tutta l'informazione italiana. Ovviamente quando lo Stato italiano emette una tipologia di titolo nuova rispetto al passato, questo attira una grande attenzione. Il problema è che in questo specifico caso si tratta di un titolo le cui caratteristiche, per me, sono degli ‘ornamenti'. Non sono delle caratteristiche che cambiano radicalmente il tipo di investimento che un investitore può fare. Mi pare semplicemente una riuscitissima campagna per proporre un titolo che, nella sostanza, è sicuramente più ‘sexy', ma che non cambia il razionale dell'investimento.
Non c'è un guadagno più sicuro per chi investe in un titolo a tasso fisso?
Sì, ma questi titoli pagheranno un rendimento che è esattamente quello dei Btp tradizionali con scadenza a cinque anni. Probabilmente ci potrebbero essere dei punti base di rendimento in più, ma concretamente si tratterà di un premio molto basso. Per me è come lanciare una macchina che è già sul mercato, ma con degli optional nuovi. Quello che secondo me è concettualmente sbagliato è proporre questi titoli come se fossero un'importante novità. Poi ovviamente chi propone dei titoli ha l'unico obiettivo che questi abbiano successo, e il Tesoro è stato bravissimo con dei piccoli accorgimenti a far percepire il Btp Valore come una novità, agli occhi degli investitori retail e della stampa.
Cosa si può consigliare ai piccoli investitori che hanno deciso di acquistare questi titoli?
Le regola fondamentale, che è l'essenza stessa dell'investimento, è diversificare. Se uno rinuncia a diversificare vuol dire che non sta neanche investendo, ma sta facendo gioco d'azzardo. Qualsiasi persona di buon senso dovrebbe assolutamente evitare che una fonte di rischio sia dominante nel suo portafoglio di investimenti. Qualsiasi sia questa fonte. Perciò, come tutte le altre, anche la fonte di rischio ‘Italia' deve essere diversificata. Concretamente, bisognerebbe evitare di investire una porzione troppo significativa del proprio portafoglio in titoli di Stato o strumenti simili, cioè altri strumenti comunque collegati al rischio ‘Italia'. Nessun prodotto ha un valore tale da mettere in dubbio questo principio.