Buffagni (M5s) su scoop Fanpage.it: “Noi carri armati contro corrotti e politica che li protegge”
Questa mattina Fanpage.it ha pubblicato in esclusiva la registrazione dell'incontro dello scorso 10 dicembre in cui Gianvito Giannelli e Vincenzo De Bustis, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Banca Popolare di Bari, si sono rivolti ai manager dell'istituto bancario, assicurando loro che non ci fosse alcun rischio di commissariamento della Bpb. Solo tre giorni più tardi, tuttavia, il Consiglio dei ministri ha fatto tutto il contrario di quanto annunciato da Giannelli e De Bustis, e ha dato il via libera al commissariamento. Il 15 dicembre il governo ha poi stanziato un piano da 900 milioni di euro per il salvataggio della banca.
L'audio esclusivo ha suscitato alcune reazioni da parte della politica: "La priorità assoluta è salvare i risparmi degli italiani, ma poi dobbiamo andare come carri armati contro i manager corrotti e la malapolitica che li protegge!", ha commentato il viceministro dello Sviluppo economico, il pentastellato Stefano Buffagni. "Il video di Fanpage.it fa accapponare la pelle. L'audio rubato del presidente e dell'ad della Popolare di Bari rivela i conti truccati che hanno causato il crack della banca e che hanno mandato in fumo 1,5 miliardi di risparmi. È una cosa gravissima. ‘Manager cattivi, irresponsabili, esaltati': lo dice l'amministratore delegato della banca! Ascoltate l'audio recuperato dai bravi giornalisti di Fanpage.it", aggiunge il deputato.
"Quando sono arrivato la prima volta c’era un signore coi capelli bianchi a capo della pianificazione e controllo, a cui chiesi di vedere i dati delle filiali. Tutti truccati. Truccavate persino i conti economici delle filiali. Taroccati", si sente affermare De Bustis nell'audio. L'amministratore delegato poi aggiunge: "È stato veramente irresponsabile quello che è successo negli ultimi tre, quattro anni. Questa banca è un esempio di scuola di cattivo management, irresponsabile, esaltato".
A commentare la questione è intervenuto anche Nicola Morra, senatore pentastellato e presidente della Commissione parlamentare antimafia: "Ecco come è stata gestita questa banca popolare! Ora che il governo imponga il rispetto delle regole. E chi ha frodato venga trattato come devono essere trattati coloro che rompono il patto sociale".
Fino a qualche giorno prima dello scoppio della crisi sulla Popolare di Bari, quindi, i vertici dell'istituto negavano qualsiasi ipotesi di commissariamento dichiarando anche di avere Bankitalia dalla propria parte. "Non c’è rischio di commissariamento. Entro Natale la banca sarà salva", si sente affermare il presidente Giannelli: "La Banca d'Italia ci è molto vicina, in tutti i passaggi", aggiunge, garantendo che ai vertici del governo ci sia moltissima attenzione per la questione. Un'attenzione che non avrebbe dovuto far fare alla Bpb la fine delle banche venete.
Anche l'economista Michele Boldrini ha condiviso l'esclusiva di Fanpage.it sulle sue pagine social, affermando: "Oh oh oh che sorpresa. Funziona sempre così in Italia o qualche volta qualcuno nel settore finanziario pubblico si comporta decentemente? Che dicono i professori nel CdiA? Cosa facevano in cambio di quei bei gettoni di presenza? Le belle statuine?