Borse europee tutte in rosso e lo spread ritorna a salire
In una settimana cruciale per l’azione del nuovo Governo e nel giorno del primo Consiglio dei Ministri che varerà provvedimenti reali, le Borse stanno dando un segnale negativo. L’indice FTSE MIB di Milano parte in ribasso e perde oltre due punti percentuali rimanendo la peggiore in Europa, sebbene accompagnata dalle perdite di quasi tutti i mercati europei. Anche Parigi, Francoforte e Londra, infatti, stanno subendo perdite intorno al 2%.
Il trend negativo lo si era già visto con la chiusura dei mercati asiatici, tutti in negativo. A subire un pesante calo a Piazza Affari è Finmeccanica probabilmente a causa dello scandalo ENAV, che ha coinvolto numerosi dirigenti di primo piano dell’azienda in casi di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Più contenute le perdite dei Titoli bancari, che sono altalenanti ma che stanno tenendo dopo le perdite delle settimane scorse.
Anche dalla situazione dei Titoli di Stato notizie negative. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi continua a salire dopo l’attenuazione dei giorni scorsi, e si attesta intorno ai 480 punti, rispetto ai 465 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento decennale dei titoli italiani quindi viaggia intorno 6,7%. In realtà a soffrire sono i Titoli di molti Paesi europei il cui differenziale con i titoli tedeschi è in continua crescita. I Titoli spagnoli sono oltre i 460 punti di differenziale, mentre quelli francesi oltre i 160 dopo aver sfiorato i 200. A questo punto anche la Francia è nel mirino dei mercati e rischia il declassamento del rating sovrano da parte di Moody’s, che non reputa più quello nei titoli francesi un investimento totalmente sicuro.
Una crisi che evidentemente ormai accomuna tutta l’Eurozona e che ovviamente deve essere risolta attraverso interventi comuni concordati tra i vari Paesi. Mario Monti da domani, infatti, inizierà una serie di incontri con tutti i leader europei a cominciare dai vertici dell’Unione Europea, Barroso e Van Rompuy ma soprattutto con Merkel e Sarkozy. Allo studio il rafforzamento del Fondo Salva Stati, ormai sempre più indispensabile, ma anche la possibilità dell’introduzione di Eurobond, Titoli europei emessi dalla Bce per assicurare liquidità ai Paesi membri in difficoltà e garantiti dalla Banca Centrale Europea.