Bonus vacanze, l’Agenzia delle Entrate chiarisce: “Valido anche per i servizi in spiaggia”
Con una circolare dell'Agenzia delle Entrate, arrivano una serie di chiarimenti in merito al bonus vacanze, partito lo scorso 1° luglio e valido fino al 31 dicembre 2020. In pochi giorni sono già 250 mila i bonus erogati, ma ci sono ancora diversi dubbi riguardo a come richiedere l'incentivo o quali siano le strutture dove utilizzarlo. Ora l'Agenzia delle Entrate specifica che questo può essere usato anche per i pagamenti tramite agenzie di viaggio e tour operator. Non solo: potrà coprire anche i costi dei servizi accessori, quindi quelli forniti in spiaggia come l'ombrellone e i lettini, a patto che la fattura sia quella emessa dall'unico fornitore scelto per trascorrere le ferie.
Per individuare le strutture presso le quali è possibile utilizzare il bonus vacanze per pagare il proprio soggiorno bisognerà fare riferimento a quei soggetti che svolgono le attività previste dalla norme, cioè "imprese turistico ricettive", "agriturismi" e "bed&breakfast". Ma non solo: si tratta di tutte le strutture comprese nella sezione 55 dei codici Ateco: quindi alberghi, resort, motel, hotel&residence, pensioni, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, case ed appartamenti per vacanze, alloggi connessi alle aziende agricole, chalet, villette e appartamenti o bungalow per vacanze, e cottage. La circolare chiarisce che sono incluse anche quelle strutture che svolgono un'attività alberghiera o agrituristica stagionale: al contrario, sono esclusi però quei soggetti che svolgono questo tipo di attività in modo non abituale.
Dall'Agenzia arriva il via libera all'inserimento dei servizi balneari tra quei costi che possono essere coperti dal bonus vacanze, a patto che questi vengano indicati in fattura da un unico fornitore. Il bonus, così come è stato pensato dal governo per sostenere il settore turistico dopo il grave impatto del lockdown dovuto all'emergenza coronavirus, può essere utilizzato in un'unica volta per pagare la struttura ricettiva presso la quale si trascorrono le ferie: tuttavia, se i servizi accessori vengono indicati nella stessa fattura da un unico fornitore, allora l'incentivo ne potrà coprire il costo.
Per richiedere il bonus, prosegue la circolare, il cittadino deve installare l'app IO, quella dei servizi pubblici a cui si accede mediante Spid. Non tutti però possono richiedere il bonus: hanno diritto solo coloro con un indicatore Isee sotto la soglia di 40 mila euro. In questo caso, il richiedente otterrà un QR-code che potrà poi essere utilizzato per la fruizione del bonus. Il pagamento del soggiorno può anche essere effettuato tramite agenzie di viaggio e tour operator.