Bonus colf e badanti, da oggi è possibile chiedere i 1000 euro: chi può fare domanda e come
Da oggi, lunedì 25 maggio, è possibile presentare domanda per chiedere l’indennità Covid-19 per i lavoratori domestici. Si tratta di quello che viene definito come il bonus colf e badanti, introdotto dal governo con il decreto Rilancio per fornire un sostegno economico anche ai lavoratori domestici che, come tanti altri, risentono delle conseguenze dell’emergenza Coronavirus. Il bonus vale per i mesi di aprile e maggio e può arrivare fino a 500 euro per ogni quota. Il beneficio viene erogato in un’unica soluzione da mille euro. Per effettuare domanda bisogna accedere al sito dell’Inps: sul portale dell'istituto di previdenza, una volta entrati nella pagina apposita, si possono anche consultare i manuali che forniscono tutte le indicazioni per compilare correttamente la domanda. Andiamo a vedere non solo come fare richiesta, ma anche a chi spetta il bonus e come funziona.
Chi può richiedere l’indennità per i lavoratori domestici
Il bonus è destinato ai lavoratori domestici non conviventi con il datore di lavoro. Per poter accedere bisogna avere alcuni requisiti. Innanzitutto bisogna avere, al 23 febbraio 2020, un contratto di lavoro domestico attivo e validato dall’Inps. La durata complessiva dell’orario di lavoro deve essere superiore a 10 ore settimanali. Non può accedere chi è titolare di pensione ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e chi è titolare di altri rapporti di lavoro dipendente a indeterminato (fatta eccezione per un rapporto di lavoro intermittente). Il richiedente non può, inoltre, essere percettore di altre indennità o prestazioni legate all’emergenza Covid-19. Per chi percepisce il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza, l’indennità viene riconosciuta fino al raggiungimento della cifra massima di 500 euro, come integrazione del sussidio.
Bonus colf e badanti, come fare domanda sul sito Inps
La domanda deve essere presentata attraverso il sito dell’Inps o rivolgendosi al Contact Center o, ancora, attraverso un istituto di patronato. Per compilare la domanda bisogna avere a disposizione un codice Iban intestato al richiedente, sul quale verrà poi accreditato l’importo. Altrimenti, si può ricorrere allo strumento del bonifico domiciliato con riscossione diretta della somma in un ufficio postale. Nel caso in cui il richiedente non sia residente in Italia deve comunicare anche il proprio domicilio italiano. Una volta presentata la domanda, al richiedente verrà rilasciata una ricevuta con un numero identificativo, ma senza il numero di protocollo, che verrà inviato (con notifica) solamente in un secondo momento.
Una volta presentata la domanda si potrà ristampare la ricevuta attraverso il menu del sito Inps. Allo stesso tempo si potrà monitorare lo stato della lavorazione della pratica e anche variare i dati per l’accredito del pagamento. La ristampa non è utilizzabile per lo stato in bozza (la bozza deve essere confermata e la procedura deve risultare come "presentata") e l’accredito del pagamento è possibile solo finché non viene avviato il processo di emissione del pagamento.