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Bonus baby sitter, al via le domande: come fare richiesta, chi può accedere e a quanto ammonta

L’Inps ha attivato la procedura per richiedere il bonus baby sitter, un sostegno economico – fino a 100 euro a settimana – per i genitori con figli minori di 14 anni che non possono ricorrere al lavoro agile. Vediamo quali sono i requisiti per accedere al bonus, a quanto ammonta l’importo e come presentare domanda.
A cura di Stefano Rizzuti
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Da oggi è attiva la procedura per richiedere il nuovo bonus baby sitter, introdotto dal decreto Covid. La richiesta, che può essere inoltrata dai genitori con figli minori di 14 anni che non possono ricorrere al lavoro agile, deve essere inviata attraverso il sito dell’Inps. Rispetto alla precedente versione del bonus sono cambiati sia gli importi che le categorie degli aventi diritto, motivo per cui è stato necessario rimodulare le procedure amministrative e la configurazione di quelle informatiche, in particolar modo per disegnare i nuovi profili di autorizzazione e incompatibilità. Il bonus consiste in un importo massimo settimanale di 100 euro per i genitori con figli minori di 14 anni. Vediamo in cosa consiste il bonus baby-sitting, quali sono i requisiti per richiederlo e come presentare domanda.

Cos’è il bonus baby-sitting

Il decreto Covid ha re-introdotto il bonus baby sitter per i genitori che non possono ricorrere al lavoro agile e ai congedi parentali: in questi casi hanno diritto a usufruire di uno o più bonus per l’acquisto dei servizi di baby-sitting. I buoni possono essere utilizzati, in questa situazione legata al Covid-19, in caso di sospensione dell’attività didattica in presenza del proprio figlio, per positività del figlio al Coronavirus e per i casi di quarantena. La misura è rivolta ai genitori conviventi di figli minori di 14 anni di una serie di categorie di lavoratori: iscritti alla gestione separata Inps, autonomi iscritti all’Inps, autonomi iscritti alle casse professionali. Il bonus viene esteso anche ai lavoratori dipendenti del settore sanitario, ovvero: medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari. Rientra anche il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per esigenze legate all’emergenza Covid.

Bonus baby sitter, come funziona e gli importi

Si può accedere al bonus baby-sitting solamente se la prestazione lavorativa non può essere svolta in modalità agile o attraverso il ricorso allo smart working. Inoltre, non si può accedere nel caso in cui nel nucleo familiare sia presente un altro genitore beneficiario di tutele legate al Covid o della sospensione dell’attività lavorativa o, ancora, in caso di altro genitore disoccupato. L’importo del bonus ha un limite di 100 euro settimanali e viene erogato dall’Inps attraverso il libretto famiglie. Proprio tramite il libretto famiglie possono essere remunerate le prestazioni di baby sitting svolte dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2021.

Come presentare domanda

La domanda può essere presentata attraverso diverse modalità. La prima è il sito internet www.inps.it, utilizzando l’apposito servizio online denominato “Bonus servizi di babysitting”. Il percorso da seguire è: Prestazioni e servizi – Tutti i servizi – Domande per prestazioni a sostegno del reddito – Bonus servizi di babysitting. I cittadini che ricorrono a questo sistema possono accedere al servizio con Spid (almeno livello 2), Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi, oltre che attraverso il Pin dispositivo rilasciato dall’istituto. Si può presentare richiesta anche attraverso gli enti di patronato, gratuitamente.

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