Bonus auto e moto elettriche e ibride, il testo del dpcm: come ottenere fino a 5mila euro di sconto
Arrivano i nuovi incentivi per l'acquisto di auto e moto elettriche, ibride e a bassa emissione. Con il Dpcm firmato dal premier Mario Draghi vengono così rifinanziati gli sconti fino a 5mila euro per chi compra vetture più rispettose dell'ambiente, rottamando o meno veicoli inquinanti. Ora, quindi, si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Dal giorno successivo il decreto entrerà in vigore e arriveranno 650 milioni l'anno di incentivi per tre anni, per un totale di circa 2 miliardi fino al 2024. Ogni volta si andrà fino ad esaurimento fondi, a meno di ulteriori rifinanziamenti. Sul sito del ministero dello Sviluppo economico si può controllare man mano lo stato degli stanziamenti.
Ecco il testo del Dpcm:
Secondo il ministro Giancarlo Giorgetti si tratta di "una risposta concreta e molto attesa a un settore che attraversa una profonda sofferenza" con la misura che permetterebbe alle aziende "di fare programmazione industriale verso lo sviluppo". Il settore dell'automotive è stato uno dei più colpiti dalla pandemia, alle cui fasi più acute sono seguite la carenza di materie prime e le difficoltà ulteriori causate dalla guerra in Ucraina. Le risorse stanziate dal governo rientrano nel Fondo automotive, che prevede una dotazione complessiva di quasi 9 miliardi di euro fino al 2030 (per la precisione 8,7 miliardi). Vediamo nel dettaglio quali incentivi sono previsti e per quali veicoli.
Tutti gli incentivi previsti nel dpcm
Per l'acquisto di auto elettriche o ibride nuove lo sconto massimo è di 5mila euro, se si rottamano vecchi veicoli inquinanti. Gli importi previsti da quello che è stato ribattezzato negli scorsi mesi "ecobonus" sono:
- per comprare veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km, cioè auto elettriche che costano fino a 35mila euro, 3mila euro, a cui se ne aggiungono altri 2mila con la rottamazione di un’auto con classificazione inferiore a Euro 5;
- per comprare veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 21-60 g/km, cioè auto ibride plug-in che costano fino a 45mila euro, 2mila euro, a cui se ne aggiungono altri 2 mila euro con la rottamazione (sempre di auto inferiore a Euro 5);
- per comprare veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km, cioè auto endotermiche a basse emissioni che costano fino a 35mila euro, 2mila euro con la rottamazione di un’auto inferiore a Euro 5.
Quest'anno i tre sconti sono finanziati rispettivamente con 220, 225 e 170 milioni di euro.
Oltre agli sconti per l'auto nel decreto sono previsti contributi per l'acquisto di moto elettriche ed ibride di categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7. Sono previsti: fino a 3mila euro per coprire il 30% del prezzo del veicolo e fino a 4mila per coprirne il 40% in caso di rottamazione di una moto da Euro 0 a Euro 3. Per l'acquisto di motocicli e ciclomotori termici nuovi, invece, ci sono uno sconto del venditore del 5% e un contributo statale del 40% del prezzo d'acquisto, fino a 2500 euro con rottamazione. Per le due misure, quest'anno ci sono a disposizione rispettivamente 15 e 10 milioni di euro.
Per le piccole e medie imprese, infine, ci sono incentivi per l'acquisto di nuovi veicoli commerciali elettrici di categoria N1 e N2, cioè mezzi per il trasporto merci. Si deve però rottamare un veicolo inferiore a Euro 4. Se lo si fa è previsto un contributo di: 4 mila euro per veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate, 6mila per veicoli N1 tra 1,5 e 3,5 tonnellate, 12mila per veicoli N2 tra 3,5 e 7 tonnellate, 14mila per veicoli N2 superiori a 7 tonnellate. Quest'anno ci sono a disposizione 10 milioni di euro.
Ecobonus 2022, come fare domanda per gli incentivi su auto e moto
Saranno direttamente i rivenditori ad applicare i nuovi sconti sulle auto e sulle moto. Quest'ultimi si registrano in un'apposita area sul sito del ministero dello Sviluppo economico e prenotano i contributi relativi ad ogni singolo veicolo. Quindi il contributo viene corrisposto dal venditore all’acquirente tramite compensazione con il prezzo di acquisto.
A quel punto sono le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo che rimborsano al venditore l’importo del contributo. Queste imprese recuperano l’importo del contributo dallo Stato sotto forma di credito d’imposta.