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Bonus asili nido, Bankitalia: “Effetti positivi, ma dubbi sull’incidenza nel mercato del lavoro”

Il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, in audizione alla Camera sulla manovra ha espresso un giudizio in parte positivo sul bonus asili nido previsto dal Governo: “Gli effetti del bonus per gli asili nido sono potenzialmente rilevanti”. Il vicedirettore di Via Nazionale, però, ha espresso dubbi sull’incidenza della misura sul mercato del lavoro: “La scelta di legare il bonus all’Isee, un indicatore delle risorse disponibili a livello familiare, potrebbe scoraggiare l’offerta di lavoro di un secondo percettore di reddito”.
A cura di Francesco Di Blasi
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C'è una buona aspettativa per gli effetti del bonus asili, ma restano dei dubbi legati alla sua incidenza sul mondo del lavoro. "Gli effetti del bonus per gli asili nido sono potenzialmente rilevanti", ha detto il vicedirettore generale della Banca d'Italia Luigi Federico Signorini in audizione alla Camera sulla Manovra, ma, continua il vicedirettore di Via Nazionale, "la scelta di legarlo all'Isee, un indicatore delle risorse disponibili a livello familiare, potrebbe scoraggiare l'offerta di lavoro di un secondo percettore di reddito, specie in prossimità delle soglie che determinano l'ammontare dell'importo: tanto più in quanto le rette che le famiglie pagano per gli asili nido sono già modulate in funzione dell'Isee". In particolare Signorini sottolinea che sarà importante valutare gli effetti delle misure per quanto riguarda la natalità, ma anche relativamente all'incremento della partecipazione femminile al mercato del lavoro. Quest'ultimo obiettivo viene considerato fondamentale nel breve termine perché la bassa occupazione femminile rappresenta uno dei fondamentali elementi di debolezza della nostra economia.

Signorini guarda alla misura in maniera sostanzialmente positiva, ma specifica che solo "l'esperienza potrà dare indicazioni utili per definire l'assetto a regime delle misure di sostegno alla famiglia". Da ciò consegue che "è molto importante vedere nel concreto" e valutare "gli aggiustamenti che si ritengono necessari". In conclusione Signorini ricorda che il Governo intende avviare il riordino delle politiche di sostegno alle famiglie con figli accantonando risorse in un apposito fondo per 1 e 1,2 miliardi, rispettivamente, nel 2021 e nel 2022.

Cosa prevede il bonus asilo nido

Ancora non si conoscono con esattezza i dettagli del nuovo bonus asilo, ma è certo che partirà dal 2020. Il bonus sarà legato alla fascia di reddito delle famiglie e probabilmente prevederà un contributo economico dai 1.500 ai 3.000 euro. Il bonus rappresenta un rafforzamento di una misura già in vigore che prevedeva massimo 1.000 euro al mese per l'asilo fino al terzo anno di età del bambino. Dalla riforma del bonus ci si aspetta di incrementare l'aiuto alle famiglie con redditi medio-bassi.

L’assegno universale di natalità

I bambini nati nel 2020 inoltre dovrebbero ricevere un assegno universale di natalità che verrà riconosciuto per i primi 12 mesi di vita. Questo assegno dovrebbe valere per tutti, dai figli dei lavoratori autonomi ai figli di partite Iva. Gli importi dovrebbero variare a seconda delle fasce di reddito famigliari all'interno di una forbice che va dagli 80 ai 160 euro mensili. La misura poi, negli obiettivi del Governo, dovrebbe diventare strutturale nel 2021.

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