Bollette: 200 mila nuove famiglie avranno diritto al bonus sociale, lo sconto su acqua, luce e gas
Dal prossimo 1° gennaio 2020 il bonus sociale per pagare meno le bollette di acqua, luce e gas verrà esteso a 200mila nuove famiglie. È infatti stata elevata la soglia massima Isee per poter ottenere lo sconto: da 8.107,5 euro è passata a 8.256 euro. A deciderlo è l'autorità dell'energia, Arera, che ha adeguato la soglia dell'Indicatore della situazione economica sulla base dell'indice dei prezzi Istat.
Rimangono però immutate le condizioni alternative per ottenere l'agevolazione. Questa infatti spetta alle famiglie con almeno 4 figli a carico e un Isee non superiore ai 20mila euro, ai nuclei titolari di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza e infine ai casi in cui una grave malattia costringa all'utilizzo di dispositivi medici alimenti a energia elettrica indispensabili per il mantenimento in vita.
Da quando esiste l'agevolazione sociale, le persone che hanno richiesto e ottenuto lo sconto sono solamente il 35% degli aventi diritto, che per ottenere il bonus devono rivolgersi al Comune di residenza o presso un Caf. Vista questa poca attenzione al provvedimento, l'Arera si è detta favorevole alle novità introdotte dal decreto Fiscale, che ha ricevuto ieri il via libera della Camera, per quanto riguarda l'introduzione del bonus rifiuti e l'allargamento del bonus acqua anche ai costi relativi a fognatura e depurazione. Dal 2021 queste agevolazioni verranno scalate direttamente dalle bollette dei consumatori che ne hanno diritto, senza che sia necessario farne richiesta.
"Attendiamo il provvedimento in fase di approvazione, che registrerebbe i nostri ripetuti appelli in merito all’automatismo del bonus", ha commentato il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini. Che ha anche aggiunto: "Con la segnalazione del giugno scorso a Parlamento e Governo abbiamo infatti chiesto di cambiare l'attuale legge per azzerare le incombenze delle famiglie e applicare automaticamente il bonus in bolletta, consentendo lo scambio dei dati necessari tra le amministrazioni interessate e valorizzando il ruolo dei Comuni a supporto e informazione dei cittadini. Garantiremmo così la copertura della spesa energetica e idrica a circa 2,4 milioni di famiglie pari a circa 7,4 milioni di persone".