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Blocco dei licenziamenti: sindacati chiedono proroga, ma possibile stop sia parziale e selettivo

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, chiede la proroga del blocco dei licenziamenti: “Sui tempi discutiamo”, afferma sottolineando la necessità di una proroga con l’emergenza Coronavirus che non sembra finire. Confindustria propone uno stop ai licenziamenti selettivo, un’ipotesi a cui aveva in parte aperto anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
A cura di Stefano Rizzuti
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La Cgil chiede una proroga del blocco dei licenziamenti. A dirlo a chiare lettere è il segretario generale Maurizio Landini, intervenendo a Radio Anch’Io: “Chiediamo una proroga del blocco dei licenziamenti, sui tempi discutiamo”. Landini prosegue: “Che sia un'emergenza che arriverà fino all'estate lo dice il comitato tecnico scientifico. Oggi non prorogare il blocco significherebbe aumentare il numero delle persone senza lavoro e senza reddito”. Il segretario della Cgil sottolinea come una decisione in questo senso sia necessaria soprattutto dopo i dati sull’occupazione diffusi ieri dall’Istat, che mostrano come “le donne, gli autonomi, i giovani pagano di più perché c’è troppa precarietà e in questi anni sono state varate riforme sbagliate”. La proroga dello stop ai licenziamenti, spiega ancora Landini, è necessaria “perché siamo ancora in emergenza: è sotto gli occhi di tutti che non rinnovare il blocco dei licenziamenti significherebbe aumentare immediatamente il numero di persone senza lavoro e senza reddito”.

Il tema del blocco dei licenziamenti era tornato al centro del dibattito dopo le parole del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Negli scorsi giorni Bonomi ha chiesto uno stop ai licenziamenti mirato: “Laddove ci sono settori in grossa sofferenza o chiusi per disposizione del governo, lì ci sia la cassa Covid gratuita e il blocco dei licenziamenti. Nei settori che avranno una ripresa diciamo invece dateci la possibilità di liberare”. Per esempio, afferma Bonomi, la manifattura “potrebbe avere una ripresa” nel caso in cui il piano vaccinale funzioni. Al contrario per la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, il blocco deve essere generalizzato: “Non capisco chi propone di selezionare i settori dove i licenziamenti devono essere bloccati. Abbiamo un’economia interdipendente, non esistono settori produttivi ed economici che non sono stati colpiti dalla crisi per effetto della pandemia. Differenziare il blocco dei licenziamenti sarebbe un errore tragico”.

Qualche giorno fa il ministro dell’Economia del governo dimissionario, Roberto Gualtieri, aveva parlato di una “proroga generale e quella successiva sarà limitata ai settori più in difficoltà e che hanno registrato delle perdite”. Di fatto una via di mezzo tra l’idea di Confindustria e quella dei sindacati. Il riferimento di Gualtieri è sia alla proroga del blocco dei licenziamenti che alla cassa integrazione aggiuntiva. “Continueremo con il blocco dei licenziamenti un po' più di quello che c'è adesso”, afferma Gualtieri. Ogni decisione, comunque, passerà per un confronto con le parti sociali, da avviare al più presto.

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