Benzina, si rischia un aumento di 8 centesimi al litro
È l’Unione petrolifera a darci un’altra chiave di lettura sui provvedimenti inseriti dal Governo Renzi nella legge di stabilità (che in questi giorni è in discussione nella Commissione Bilancio della Camera dei deputati e che a breve passerà al vaglio dell’assemblea). Stando a quanto calcolato dall’associazione, infatti, solo nel 2015 le tasse sui carburanti sembrano destinate ad aumentare di circa 8 centesimi di euro al litro. A determinare tale aumento è infatti l’aumento della clausola di salvaguardia che, come riporta il Corsera, “passa dai 988 milioni inizialmente previsti a 1,7 miliardi di euro, cui aggiungere i 671 milioni già deliberati dal Dl Imu approvato nel 2013”.
Stando al calcolo complessivo, dunque, l’aumento del costo per gli automobilisti italiani è valutabile in circa 2,5 miliardi di euro e ciò, nella lettura dell’Unione petrolieri è “il colpo di grazia ad ogni ipotesi di ripresa dei consumi e dell’attività economica che, come ha rilevato ieri l’Istat, in settembre ha fatto registrare l’ennesima e drammatica battuta d’arresto”. Per ora, comunque, i petrolieri sperano ancora nell’intervento del Presidente del Consiglio, cui hanno scritto una missiva nella quale si chiede un incontro a breve, per “spiegare il punto di vista di una industria che continua e continuerà per lungo tempo ad essere strategica per il paese”.