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Bene l’asta dei Btp, rendimenti in calo per i titoli a 3 anni

Gli investitori continuano ad avere fiducia nei titoli italiani a breve scadenza, meno in quelli a 5 e a 10 anni. Per il triennale rendimenti al minimo dal marzo dello scorso anno.
A cura di Alfonso Biondi
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Operatore di borsa

Bene sulle brevi scadenze, meno bene sulle lunghe. E' questo, in estrema sintesi, il verdetto dell'asta odierna dei nostri titoli di Stato.  Nel giorno del declassamento di Moody's nei nostri confronti, il Tesoro è riuscito a collocare interamente i buoni a 3 anni, che hanno fatto segnare un calo dei rendimenti e un aumento della domanda, ma ha faticato a trovare acquirenti per i buoni a 5 e a 10 anni per i quali, evidentemente, gli investitori pretendono un rendimento ancora più alto. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a quota 363 punti.

COLLOCATI TUTTI I BUONI A 3 ANNI- Nello specifico, i rendimenti dei nostri titoli a tre anni è passato  dal 4,83% della scorsa asta al 3,41 % di quella odierna. Ai minimi da marzo 2011. Il Tesoro è riuscito a collocare sul mercato tutti e 4 miliardi di Btp triennali, facendo registrare una domanda in crescita da 1,22 a 1,4 volte l'offerta. Piazzati anche 686 milioni di euro di Btp 2015, cedola 3%, rendimento 3,77%. Più apprensione, invece, per quanto riguarda i titoli a 5 e 10 anni: i rendimenti del quinquennale sono al 3,77%,  quelli del decennale al 4,26%. Si tratta di rendimenti che sembrano non soddisfare appieno gli investitori, tant'è che il Tesoro è riuscito a collocare buoni quinquennali solamente per 685,6 milioni di euro a fronte di un'offerta di circa 2 miliardi e ad una richiesta di 1,6 miliardi. Stesso discorso per i titoli a 10 anni, collocati per un ammontare complessivo di 1,3 miliardi a fronte di un'offerta di 2. Ieri, invece, erano stati collocati circa 8,5 miliardi di euro di Bot ad un anno con un rendimento pari al 2,23% e buoni del Tesoro flessibili per 3,5 miliardi. Dati che confermano che i nostri titoli a breve scadenza sono molto appetiti dal mercato.

BENE ANCHE L'ASTA SPAGNOLA- Notizie positive arrivano anche dalla Spagna, che è riuscita a piazzare sul mercato  5,45 miliardi di euro di titoli di Stato a 12 e 18 mesi. Anche in questo caso i tassi di rendimento sono in calo: il titolo a un anno rende l'1,899% rispetto al 2,049% di gennaio, quelli a un anno e mezzo il 2,308% a fronte del 2,399% del mese scorso. La domanda per i titoli a un anno è stata di 2,27 volte volte superiore all'offerta del Paese iberico, quella dei titoli a un anno e mezzo di 2,88 volte superiore. La Grecia, invece, ha collocato Bot triennali per 1,3 miliardi di euro con rendimenti al 4,61%.

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