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Bce taglia i tassi di 25 punti: sui depositi scendono al 2,25%, le novità per mutui e investimenti

La Banca centrale europea ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base. Il tasso sui depositi scende al 2,25%: è quello che influenza di più le rate dei mutui. Gli effetti positivi saranno soprattutto per chi ha un mutuo a tasso variabile e chi cerca un nuovo prestito.
A cura di Luca Pons
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La Banca centrale europea ha deciso ancora una volta di tagliare i tassi d'interesse: 25 punti base in meno, portando il tasso sui depositi al 2,25%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,40% e il tasso sui prestiti marginali al 2,75%. Questo significa che chi ha un mutuo a tasso variabile dovrebbe continuare a vedere le rate scendere, e chi cerca un nuovo prestito dovrebbe trovare condizioni più convenienti. Per quanto riguarda gli investimenti, dovrebbe essere ‘premiato' più chi ha investito in azioni e meno chi vuole comprare bond.

La decisione del Consiglio direttivo della Banca sul settimo taglio consecutivo era attesa, negli ultimi giorni, nonostante qualche mese fa sembrasse più probabile una pausa. D'altra parte, nelle ultime settimane la situazione economica internazionale è cambiata rapidamente più volte a seguito delle mosse di Donald Trump sui dazi.

Il percorso dell'inflazione verso il basso sta procedendo bene, anche se "le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali", ovvero i dazi, ha detto la presidente Christine Lagarde. La situazione è di "eccezionale incertezza" e i rischi per la crescita economica "sono aumentati", anche se non è detto che i dazi avranno un effetto sull'inflazione, "si vedrà nel tempo". La decisione sul tagliare i tassi di 25 punti "è stata unanime", e continua la linea di decidere "incontro per incontro, sulla base dei dati".

Cosa cambia con il taglio dei tassi d'interesse della Bce per chi ha un mutuo

L'effetto più evidente del taglio dei tassi d'interesse è che diventa più facile ottenere un prestito e pagare le rate del mutuo. A essere colpiti saranno soprattutto i mutui a tasso variabile: la stima del Codacons è che la rata per  i mutui a tasso variabile più diffusi scenderà tra i 13 e i 30 euro al mese. E potrebbero arrivare altri cali nel corso dell'anno, stando alle previsioni dei mercati.

In generale, a marzo il tasso d'interesse medio per un mutuo era al 3,14%, in discesa dai mesi precedenti. La situazione è in miglioramento per tutti, anche per quanto riguarda i nuovi prestiti, ma i mutui a tasso fisso tendenzialmente stanno calando di meno. Uno dei motivi è che si prevede che il taglio dei tassi durerà ancora per pochi mesi o al massimo un paio d'anni, poi si stabilizzerà. Tuttavia, secondo Fabi il tasso fisso potrebbe arrivare attorno al 2,55%.

Perciò, anche se per ora i prestiti tasso variabile sono più costosi, prossimamente potrebbero diventare più convenienti di quelli a tasso fisso. In compenso, come sempre, bisogna ricordare che il tasso fisso dà la certezza che la percentuale da pagare non cambierà, anche se dovesse esserci un nuovo rialzo dei tassi d'interesse in futuro. In più le condizioni possono essere più o meno favorevoli a seconda della situazione della persona che lo richiede, il tipo di acquisto e così via.

Le novità per chi investe in bond e azioni

Per il mondo degli investimenti è più difficile prevedere che effetto avrà il taglio dei tassi d'interesse. In linea di principio, le conseguenze dovrebbero essere positive per le azioni e negative per i bond, o titoli di Stato.

Infatti, il taglio dei tassi d'interesse permette alle imprese di ottenere prestiti più facilmente, quindi di investire, e questo fa salire il valore delle loro azioni. Tuttavia, va considerato che in questo momento l'incertezza internazionale è altissima. Per questo, non è detto che il taglio dei tassi avrà un effetto positivo sulle azioni.

Sempre sulla carta, invece, con il calo dei tassi scendono anche le cedole che gli Stati pagano per i bond di breve durata. Quindi, comprarli diventa meno conveniente. Se si parla dei bond di lunga durata, invece, le loro cedole si basano su fattori diversi e più complessi.

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