video suggerito
video suggerito

Bce: Italia al top per disoccupazione giovanile, peggio solo Grecia e Spagna

Preoccupano i giovani disoccupati all’interno dell’Eurozona: insieme all’Italia in cima alla classifica ci sono Spagna e Grecia. La ripresa economica continua, ma i rischi per le prospettive di crescita “continuano a essere orientati al ribasso”.
A cura di Susanna Picone
111 CONDIVISIONI
Immagine

Secondo quanto rivela la Banca centrale europea in una analisi contenuta nel suo ultimo bollettino mensile, l'Italia è tra i paesi dell'Eurozona dove è maggiormente peggiorata la disoccupazione giovanile a seguito della crisi. “Il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato in maniera particolarmente marcata nei Paesi soggetti a tensioni di mercato – si legge – portandosi nel 2013 su valori compresi fra il 50 e il 60 per cento in Grecia e in Spagna e raggiungendo livelli prossimi al 40 per cento in Italia, Portogallo e Cipro e al 30 per cento in Irlanda”. Il Belpaese in cima, dunque, alla classifica e a fargli compagnia ci sono la Spagna e la Grecia. Italia maglia nera, inoltre, per la presenza dei cosiddetti “Neet”, i giovani totalmente inattivi. Oltre uno su cinque nel nostro Paese, nella fascia 15-24 anni, non lavora, non studia e non segue alcun percorso di formazione. Ed è il livello più elevato di tutta l'area euro, superiore anche a quelli di Grecia e Spagna.

Ripresa lenta – L'incremento della disoccupazione giovanile, secondo quanto osservato dalla Bce, “ha riguardato principalmente i lavoratori sprovvisti di un titolo di studio secondario superiore, per i quali il tasso di disoccupazione è salito, nella maggior parte dei Paesi, molto più che per i lavoratori con un'istruzione secondaria superiore e terziaria” che è stato comunque considerevole in alcuni Paesi, come la Spagna, dove i giovani laureati senza lavoro sono saliti del 30% dal 2007 al 2013. La Bce afferma inoltre che gli indicatori economici dell'Eurozona nel complesso indicano il protrarsi della moderata ripresa nell'ultimo trimestre del 2013 ma i rischi “per le prospettive di crescita continuano a essere orientati al ribasso”. Nel bollettino mensile la Bce evidenzia anche che il recupero del pil sarà “lento”.

111 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views