video suggerito
video suggerito

Bankitalia: “Povero il 14,4% delle famiglie”

Percentuale aumentata di un punto percentuale rispetto alla rilevazione del 2008. Il 27,7% delle famiglie, poi, risulta indebitato per un ammontare medio di quasi 44mila euro.
A cura di Alfonso Biondi
87 CONDIVISIONI
Supermercato

Secondo quanto diffuso dalla Banca d'Italia, il reddito medio annuo delle famiglie italiane nel 2010 è stato di 32.714 euro, 2.726 euro al mese. Gli importi sono stati calcolati al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali. Un reddito reale, quello stimato da Bankitalia, che è risultato inferiore del 2,4% rispetto a quello registrato nel 1991. I poveri, cioè coloro che nel 2010 hanno fatto registrare un reddito equivalente (indicatore che considera la dimensione e la composizione del nucleo familiare) inferiore alla metà della mediana, sono il 14,4% della popolazione (+1% rispetto al 2008). Una percentuale che schizza vertiginosamente verso l'alto e che raggiunge il 40% tra i cittadini stranieri.

Redditi dei dipendenti stagnanti. Dal 1991 al 2011 il reddito dei lavoratori dipendenti è cresciuto in termini reali solamente del 3,1%. Ben poca cosa rispetto al +15,7% degli autonomi e all'11,5% di pensionati e di "altri individui in condizione non professionale".

Concentrazione della ricchezza. Lo studio di Bankitalia sottolinea che la ricchezza netta delle famiglie- quella data dalla somma delle attività reali (es. immobili) e finanziarie (es. depositi e titoli) al netto delle passività finanziarie (debiti)- ha avuto un valore mediano nel 2010 di 163.875 euro. E sale la concentrazione della ricchezza: il 45,9% della ricchezza netta familiare complessiva è in mano al 10% delle famiglie. L'ammontare della ricchezza netta complessiva delle famiglie è di 8.640 miliardi di euro

Indebitamento delle famiglie. Ad essere indebitato è il 27,7% delle famiglie; l'ammontare medio di tale indebitamento è di 43.792 euro.

Casa. Il 68,4% delle famiglie possiede la casa in cui vive, il 21% è in affitto, il 7,4% la occupa a uso gratuito, il 2,8% l'ha in usufrutto, lo 0,3% a riscatto. Rispetto alla rilevazione precedente, l'indagine ha fotografato un aumento dello 0,9% dell'usufrutto o dell'uso gratuito rispetto a una contrazione dello 0,3% della quota di famiglie che vivono in case di proprietà, in affitto o a riscatto.

87 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views