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Bancomat obbligatorio per i pagamenti da 50 euro

La nuova norma “ammazza contanti” è contenuta nel pacchetto del decreto sviluppo allo studio del Ministro Passera.
A cura di Antonio Palma
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Bancomat obbligatorio per i pagamenti da 50 euro

Addio al contante, sembra questa la parola d'ordine del Governo che dopo i provvedimenti del decreto salva Italia, con l’abbassamento a mille euro della soglia dei pagamenti in contanti, ora propone una nuova norma che impone ai negozianti di accettare carte di credito e bancomat anche per pagamenti dai 50 euro in su. La nuova disposizione è contenuta nella cosiddetta agenda digitale una serie di provvedimenti che il Governo sta preparando come parte del decreto sviluppo voluto dal Ministro Passera. Come si legge nella bozza del decreto anticipata da Tm News "i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito". Non solo, nello stesso provvedimento si preannuncia che il limite verrà definitivamente cancellato nei prossimi anni attraverso appositi regolamenti del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'economia e delle finanza.

Proteste da Codacons e Confcommercio – Per chi già pensa ad una vera e propria rivoluzione per il sistema di pagamento in Italia ancora non è finita qui visto che non è escluso che venga esteso l'obbligo ai commercianti di dotarsi di strumenti per il pagamento con tecnologie mobili. Ovviamente "non c'è nulla di definito né sulla soglia né sui tempi" come ha detto il sottosegretario De Vincenti, ma l'ennesima norma ammazza contanti sta già facendo discutere. Se per il Governo sono strumenti fondamentali per la lotta all'evasione fiscale per molti invece è un grande favore alle banche che incassano laute commissioni su ogni pagamento. "Chi non possiede un bancomat sarebbe costretto ad aprire un conto in banca, con tutte le spese e i balzelli connessi" avvertono dal Codacons, lo stesso allarme lanciato dalle associazioni dei commercianti. La Confcommercio chiede tempi diluiti e allo stesso tempo anche impegni in materia di riduzione delle commissioni "che gravano sugli esercenti e che maggiormente incidono sulle transazioni di importo contenuto".

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