Assegno di Inclusione, accolte 698mila domande: i requisiti per ottenerlo nel nuovo tutorial dell’Inps
Sul sito dell'Inps è arrivato il tutorial su come presentare e gestire la domanda di Assegno di inclusione (Adi), lo strumento che insieme al Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) ha sostituito il vecchio Reddito di cittadinanza (Rdc).
In occasione della prima pubblicazione dell'Osservatorio Adi, l'Istituto nazionale della previdenza sociale ha pubblicato un tutorial che guida gli utenti nell'utilizzo del servizio online, attraverso le diversa funzionalità e stati di gestione della domanda. Al 30 giugno 2024 sono circa 700mila, precisamente 697.640 nuclei familiari, le domande di Assegno di Inclusione pervenuta all'Inps per un totale di circa 1,7 milioni di cittadini. Per quanto riguarda il Supporto Formazione Lavoro, le richieste accolte dalla sua attivazione (settembre 2023) alla fine del mese scorso sono state 96mila.
In particolare sul sito dell'Inps sono disponibili gli allegati, scaricabili e consultabili, in cui è riepilogata una spiegazione delle azioni da compiere in base a ogni stato della domanda, sia per quanto riguarda il servizio"Adi: Gestione domanda", che per quello "Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa" (Siisl).
Come fare domanda per l'Assegno di Inclusione: i requisiti nella guida Inps
L'Adi è uno strumento di inclusione sociale e di contrasto alla povertà e alla disoccupazione entrato in vigore a gennaio 2024. Insieme al Supporto per la formazione e il lavoro, avviato lo scorso 1 settembre, l'Assegno di inclusione ha sostituito il vecchio Reddito di cittadinanza.
Per richiederlo sono necessari i seguenti requisiti: essere non occupabili, avere almeno un minorenne o una persona con disabilità a carico, oppure una situazione familiare che necessiti dell'assistenza dei servizi sociali. Ci sono poi i criteri di cittadinanza: chi fa domanda deve essere un cittadino europeo (oppure avere un permesso di soggiorno o in alternativa godere di protezione interazionale) e deve aver risieduto in Italia da almeno cinque anni, di cui due continuativi.
A questi si aggiungono le condizioni di natura economica e di reddito: chi lo richiede deve avere un Isee aggiornato inferiore a 9.360 euro e un reddito familiare complessivo entro i seimila euro, calcolati in base alla scala dell'equivalenza. Quest'ultima è un moltiplicatore utilizzato per conoscere la soglia di reddito di una specifica famiglia.
Per quanto riguarda il requisito di reddito familiare, il tetto si alza a 7.560 euro all'anno per quelle famiglie in cui ci sono solo persone di almeno 67 anni o con disabilità gravi.L'importo del sostegno viene erogato ogni mese a partire da quello successivo alla presentazione della domanda per un periodo massimo di 18 mensilità. Una volta trascorso questo periodo, l'Assegno di inclusione può essere rinnovato per altri 12 mesi, ma solo dopo un mese di pausa.
L'erogazione, per chi risulta beneficiario, dovrebbe rimanere garantita fino alla seconda metà del 2026. Il pagamento avviene su un'apposita carta ricaricabile, chiamata Carta di inclusione, tramite cui è possibile prelevare fino a un massimo di 100 euro al mese.
L'Osservatorio Inps su Adi: quasi 700mila famiglie hanno fatto domanda
Secondo gli obiettivi prefissati dal governo Meloni, l'Assegno di inclusione dovrebbe riuscire a sostenere 737mila famiglie mentre il Supporto formazione e lavoro (Sfl) circa 250mila persone. Al momento, i numeri dell'Osservatorio Inps mostrano che nel mese di maggio le famiglie che hanno beneficiato dell'Adi, per un importo medio di 618 euro al mese, sono state in tutto 625mila.
Nello specifico, la composizione dei nuclei famigliari risultati finora beneficiari è la seguente:
- 260mila famiglie presentano al loro interno almeno un minore;
- in 239mila sono presenti disabili
- in 297mila almeno una persona ha un'età pari o superiore a 60 anni
- 6mila famiglie in cui sono presenti persone in condizioni di "svantaggio"
Il rapporto dell'Osservatorio si concentra poi sui dati relativi al Supporto formazione e lavoro: le persone che ne hanno beneficiato tra settembre, data della sua attivazione e dicembre 2023 erano 33mila, salite poi a 93mila tra gennaio e maggio 2024, fino a 96mila al 30 giugno 2024. Dei beneficiari il 57% risultano essere donne, mentre circa la metà ha un'età compresa tra i 50 e i 59 anni.