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Arriva la maternità di sei mesi: un mese in più per le neo-madri e anche per i neo-padri

Il governo, nell’ambito di nuove misure per ridurre il divario tra gli stipendi di uomini e donne, sta pensando di rivoluzionare anche il congedo parentale per la nascita di un figlio. Ad oggi sono previsti cinque mesi per le madri e sette giorni per il padre: si potrebbe passare a un unico congedo familiare di sei mesi, di cui poco meno di cinque per le madri e poco più di uno per i padri.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo si appresta a cambiare la normativa sul congedo di maternità e di paternità. Per i neo-genitori potrebbero arrivare importanti novità con l’introduzione di un congedo familiare unico di sei mesi di cui potranno usufruire non solo le madri, ma anche i padri (per uno dei sei mesi). Un tema che viene affrontato all’interno di una discussione più ampia, tanto che la prossima settimana al ministero del Lavoro si insedierà un gruppo di esperti per studiare le proposte sulla questione del gender pay gap, la differenza di stipendio tra gli uomini e le donne. In Italia questa differenza viene calcolata dall’Istat al 7,4%. Insieme alla questione della differenza degli stipendi tra uomini e donne, quindi, verrà affrontato anche il tema della maternità, con l’idea di modificare il congedo in caso di nascita di un figlio.

Il legame tra il congedo e il gender pay gap

A riportare il piano allo studio del governo è il Corriere della Sera, che spiega anche il legame tra i due temi: oggi la carriera lavorativa delle donne, e conseguentemente i loro stipendi, risente del fatto che su di loro ricade il lavoro di cura, ovvero quello che riguarda la crescita dei figli. Non a caso le donne ricorrono più degli uomini al part time e lasciano più facilmente il lavoro. L’idea della proposta sul congedo porterebbe i padri a farsi almeno in parte carico dei figli, tentando così di riequilibrare le carriere e gli stipendi di uomini e donne, seppur in minima parte. Come spiega sempre al Corriere Francesca Puglisi, sottosegretario al Lavoro, “se sono sempre le donne a dover conciliare lavoro e cura non cambierà mai nulla. E invece bisogna passare dalle politiche di conciliazione a quelle di condivisione”.

Congedo di maternità, come funziona oggi

Ad oggi c’è una grossa disparità tra il congedo di maternità e quello di paternità. Per le donne ci sono cinque mesi obbligatori. Per il padre, invece, c’è un congedo obbligatorio che finora era di cinque giorni e che dal 2020 è stato innalzato a sette giorni. Comunque un valore molto al di sotto di quanto previsto nell’Ue. Inoltre, per i neo-padri c’è la possibilità di sfruttare un giorno facoltativo in più, ma solo in sostituzione della madre.

Arriva il congedo unico familiare: come funziona

Il governo vorrebbe rivoluzionare l’attuale sistema introducendo un unico congedo familiare della durata di sei mesi. In totale il periodo sarebbe più lungo rispetto a quello previsto oggi: l’80% del tempo, quindi poco meno di cinque mesi, sarebbe riservato alla madre; il restante 20%, ovvero poco più di un mese, sarebbe riservato al padre. Il governo dovrà valutare anche un altro aspetto: il costo di una misura del genere. Per ora non ci sono stime, ma per le casse dello Stato l’impatto potrebbe essere significativo. Quando si è in congedo obbligatorio, infatti, l’80% della paga non viene versata dal datore di lavoro, ma dall’Inps. Allungando il congedo di un mese, quindi, i costi per lo Stato salirebbero.

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