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Arriva il nuovo congedo per i neo-genitori: un mese obbligatorio per i padri, 5 per le madri

Il nuovo congedo parentale prende forma: l’ipotesi è quella di un totale di sei mesi, di cui circa cinque per le madri e uno – obbligatorio – per i padri. Le novità dovrebbero entrare in vigore a partire dal 2021 e potrebbero costare, per lo Stato, circa 350 milioni di euro: buona parte di questa cifra potrebbe arrivare dai fondi europei.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il congedo di maternità sembra ormai destinato a cambiare. Dal prossimo anno diventerà di sei mesi e non più di cinque. Ma con una fondamentale novità: una parte di questo congedo, infatti, dovrà essere utilizzata dai padri e non solo dalle madri. Una quota del 20% del totale dei sei mesi che deve obbligatoriamente essere utilizzato dal padre del neonato. La notizia era stata annunciata negli scorsi giorni, ma ora il governo sta iniziando a fare qualche calcolo per capire quanto costerà questa misura allo Stato. Perché il mese aggiuntivo di maternità/paternità verrebbe pagato dall’Inps che sostituisce lo stipendio versato dal datore di lavoro.

I primi conti sui costi vengono riportati dal Corriere della Sera. Che parla di cifre intorno ai 350 milioni di euro l’anno per il mese aggiuntivo. Una cifra, ricorda ancora il giornale di via Solferino, molto simile a quella dell’ultimo prestito ponte per Alitalia. Ed equivalente a un aumento di un centesimo sulle accise sulla benzina. Il governo, però, non sembra intenzionato ad aggiungere nuove tasse e non dovrebbe quindi essere finanziata così questa misura. Quindi una parte dei soldi dovrebbe arrivare dai fondi europei, nello specifico quelli per le politiche di conciliazione oggi utilizzati per piccoli interventi.

Il congedo di paternità sarà obbligatorio

La proposta è stata avanzata per prima da Francesca Puglisi, sottosegretario al Lavoro ed esponente del Pd. Che ora spiega: “Finora abbiamo puntato sulle politiche di conciliazione tra lavoro e cura dei figli. Ma alla fine sono sempre le donne a dover conciliare. E allora dobbiamo passare alla condivisione, dove sono tutti e due i genitori a farsi carico del lavoro di cura”. E il 20% del congedo per il padre sarà obbligatorio e non facoltativo.

Quando cambierà il congedo parentale

Per quanto riguarda i tempi, l’attuazione del nuovo congedo parentale dovrebbe partire nel 2021. Ma andiamo con ordine: entro fine marzo dovrebbe essere presentato il disegno di legge. Così si riuscirebbe a inserire una prima stima dei costi nel Def, il Documento di economia e finanza. Il primo passo per inserire il provvedimento nella prossima legge di Bilancio. Se ne riparlerà in autunno, poi. Nella manovra, infatti, dovrebbe essere inserita la norma che punta a introdurre il nuovo congedo parentale di sei mesi. Quindi, considerando i tempi di approvazione della legge di Bilancio, si arriverà a fine anno e il nuovo congedo dovrebbe essere in vigore nel 2021.

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